A Pasqua pił di 1 italiano su 3 non farą vacanza
Partiranno in 9,2 milioni, lo scorso anno erano stati 8,5 milioni. Per chi resterą in Italia sarą il mare la scelta privilegiata
ROMA - Oltre un italiano su tre non potrą permettersi nemmeno un giorno di vacanza a Pasqua per mancanza di soldi. Gli italiani che non partiranno saranno oltre 38 milioni di maggiorenni. Di questi, il 35,5%, pari ad oltre 13,5 milioni, ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per «mancanza di soldi».
Saranno, invece, quasi 9,2 milioni gli italiani maggiorenni in vacanza (che dormiranno almeno una notte fuori casa) per Pasqua, (rispetto agli 8,5 milioni del 2009) registrando un +8%. Tra tutti costoro, l'85% resterą in Italia (rispetto all'89% del 2009), pari ad oltre 7,8 milioni di persone, mentre il 14% andrą all'estero (rispetto al 9% del 2009), pari circa a 1,3 milioni di persone. E' quanto emerge dall'indagine effettuata dall'Istituto EMG Ricerche dal 15 al 21 marzo intervistando un campione di 3.500 italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 47 milioni di connazionali maggiorenni.
Per chi resterą in Italia sarą il mare la scelta privilegiata (40% delle preferenze, rispetto al 39% del 2009), seguita dalla montagna al 25% (rispetto al 27% del 2009). Stabili le localitą d'arte maggiori e minori che toccano il 19% (come nel 2009), mentre il 3,6% andrą in localitą lacuali ed un 1,5% in localitą termali e del benessere. Per chi invece preferirą l'estero, spiccano le Capitali europee con il 62% dei consensi (rispetto al 60% del 2009), seguite dalle localitą di mare con il 27% (rispetto al 20% del 2009).
L'albergo mantiene la testa della classifica con il 34% delle preferenze (rispetto al 30% del 2009), seguito dalla casa di parenti o amici con il 21% (rispetto al 26%) e dalla casa di proprietą col 20,5% (rispetto al 21%). Un leggero incremento, infine, si registrerą per gli agriturismo con il 5,9% rispetto al 4,2% del 2009 ed il villaggio turistico con il 2,8% rispetto all'1,5% del 2009.
La spesa media pro-capite (comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e divertimenti) quest'anno si attesterą sui 305 euro rispetto ai 291 del 2009 (+5%), generando un giro d'affari di 2,7 miliardi di euro (rispetto ai 2,5 miliardi di euro del 2009) per un incremento dell'8% circa. Nel dettaglio chi resterą in Italia spenderą in media 272 euro (rispetto ai 253 euro del 2009, per un +8%), mentre chi andrą oltreconfine spenderą una media di 502 euro a persona (rispetto ai 595 euro del 2009, per un -16%). La durata media, infine, della vacanza si attesterą sulle 3,8 notti, rispetto alle 3 notti del 2009.