In 2 anni persi quasi 6 punti di ricchezza prodotta
Confesercenti: «Ma ora preoccupiamoci del rischio di una crescita troppo lenta»
ROMA - L'anticipazione dell’Istat sul PIL 2009 purtroppo coincide con le aspettative più realistiche. E’ preoccupante constatare che in 2 anni si sono persi poco meno di 6 punti di ricchezza prodotta e che questa caduta del Pil ha provocato nel 2009 un saldo negativo nel commercio e turismo di 35 mila imprese.
Ora vanno evitati atteggiamenti catastrofisti ma anche attendismi molto rischiosi per le prospettive della nostra economia. Infatti tutte le previsioni segnalano che la ripresa annunciata nel 2010 sarà molto lenta, diseguale sia fra settori che sul piano territoriale.
E non dimentichiamo che la situazione del mercato del lavoro quest'anno ed il prossimo appare destinata a peggiorare ulteriormente con la crescita del tasso di disoccupazione di un altro punto percentuale.
Ma è allarmante anche il fatto che il prodotto pro-capite è tornato al livello di 5/6 anni fa e che con i ritmi di «crescita» previsti è illusorio pensare che il recupero avvenga in tempi rapidi.
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