Davos, Tremonti: serve un trattato politico
«Le regole tecniche sono dannose. Bene Sarkozy su Bretton Woods. Non servono i convegni ma i parlamenti»
MODENA - Le regole finanziarie, tecniche e dei banchieri sono «inutili e dannose» serve «un impegno politico e la politica prende forma nei trattati. Non bastano i convegni, servono i parlamenti». Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a Sestola in provincia di Modena, sottolineando che «di tutti i discorsi fatti a Davos quello di maggiore spessore è quello del presidente Sarkozy su una nuova Bretton Woods. È un'idea - ha sottolineato il ministro a margine di una tavola rotonda sui temi della montagna - che ho cercato di sostenere da tanti anni: non bastano regole tecniche servono regole politiche, non bastano uffici, fori e convegni, servono i parlamenti».
IMPEGNO POLITICO - «Un trattato mondiale dell'economia è la cosa più seria e più difficile - ha aggiunto il titolare di via XX Settembre- tutto il resto, le regole finanziarie, tecniche e i banchieri non sono solo inutili ma anche dannose. Quello che potrebbe sembrare una divergenza personale - ha spiegato Tremonti - è una profonda e diversa visione del mondo. C'è chi dice che non è necessario passare dai parlamenti, ed è quello che hanno detto molti importanti politici, io ho sempre detto che doveva essere un impegno politico e la politica prende forma nei trattati, tutto il resto è una perdita di tempo».
Certo, ha ammesso il ministro, «fare trattati è enormemente difficile ma le regole tecniche sono inutili e dannose e fanno perdere tempo». Io credo - ha proseguito - che sono cose troppo serie per essere affidati a dibattiti e convegni che vanno e vengono, ma sono cose che devono essere affidate ai parlamenti e ai governi».
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