Mozzarella, Coldiretti Campania: i controlli funzionano
Amendolara: «Brutto colpo alla fiducia dei consumatori. Serve più trasparenza»
NAPOLI - Il commissariamento del Consorzio della mozzarella di bufala è un «fatto di cui siamo dispiaciuti, ma da un altro lato è un fatto positivo perché significa che nel comparto i controlli ci sono e funzionano». Lo dice ad Apcom il direttore di Coldiretti Campania, Vito Amendolara, sottolineando che quello della mozzarella è il comparto «più controllato in Italia perché veniamo fuori da questo tunnel maledetto diossina-brucellosi e quant'altro». Per la Coldiretti campana «più c'è trasparenza e chiarezza e più l'imprenditore acquisisce legittimazione nei confronti del consumatore. Abbiamo necessità di continuare a mantenere la fiducia e questa si acquista solo con la tolleranza zero e una grande trasparenza».
«Da tempo - osserva Amendolara - auspicavamo che la compagine agricola si rafforzasse all'interno del consorzio perché più sono le imprese agricole più si crea una maggior sinergia tra trasformazione e produzione, visto che in gran parte le aziende che fanno parte del consorzio sono trasformatori. Ora speriamo che con questo commissariamento si vada immediatamente a una nuova compagine che riprenda questo discorso e che dia più forza al sistema imprenditoriale agricolo».
«Non confondiamo - avverte Amendolara - il ruolo del consorzio di tutela da quello della certificazione. Il primo è abilitato solo a tutelare il marchio, invece per quanto riguarda il controllo sul latte e sulle sue caratteristiche rispondenti al disciplinare c'è l'ente terzo Csqa», un ente autorizzato dal ministero per la certificazione indipendente.
«Purtroppo l'immagine che si dà in questo caso è di una truffa. Come Coldiretti - conclude - non abbiamo avuto in maniera evidente sentore di tutto questo. Abbiamo sempre detto di applicare il principio della tolleranza zero, cercando di monitorare e controllare che alcune situazioni non venissero fuori, che non fosse utilizzato il marchingegno dell'annacquamento, e siamo quelli che denunciamo sempre tutti gli episodi di agropirateria».