25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Caro benzina

Stop al “bello e cattivo tempo” dei petrolieri

E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori

ROMA - «Ancora aumenti sul fronte benzina. Bisogna intervenire quanto prima per porre rimedio ad una situazione che è ormai al collasso, anche attraverso una piena liberalizzazione della rete di distribuzione la cui frammentarietà costituisce un ostacolo alla libertà del mercato nel settore dei carburanti». E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolineando l’importanza dell’incontro di domani indetto dal Ministro Claudio Scajola con le compagnie petrolifere e le associazioni dei consumatori al fine di porre un freno al caro-benzina.

«Un vertice necessario -sottolinea Dona- perché nonostante i ribassi registrati sul prezzo del petrolio, le tariffe dei carburanti continuano a salire pesando, ogni giorno di più, sulle tasche degli italiani».

«Nell’arco di una settimana -aggiunge il Segretario generale - i prezzi dei carburanti in Italia, tra i più alti in Europa, sono aumentati di oltre il 5%. Senza contare che la stangata della benzina si somma, come ad ogni inizio di anno, ai rincari del gas, della Rca auto, dei servizi idrici e bancari».

«Al fine di individuare eventuali manovre speculative -conclude Dona- chiediamo dunque al Garante per la sorveglianza dei prezzi che sia presto avviata un’indagine. Non è pensabile che il ‘bello e cattivo tempo’ dei petrolieri ricada sempre sul portafoglio dei consumatori!».