4 maggio 2024
Aggiornato 20:00
I sindacati sono sul piede di guerra

Ombre di chiusura sui cantieri navali di Palermo

Potrebbero finire in Croazia i lavori di manutenzione della Tirrenia

PALERMO - In Sicilia, dopo Termini Imerese ombre di chiusura dell'attività s'allungano anche sui cantieri navali di Palermo. I sindacati sono sul piede di guerra perchè temono che importanti lavori di ristrutturazione dei traghetti della Tirrenia possano essere trasferiti in Croazia.

E' solo di ieri la conferma, da parte dell'amministratore delegato Sergio Marhionne, che Fiat intende chiudere lo stabilimento di Termini Imerese entro il 2012. Oggi l'allarme per la cantieristica lanciato da Giorgio Cremaschi della Fiom-Cgil: «Gli scioperi effettuati dai lavoratori impegnati, per conto di Fincantieri, nella bonifica preventiva alla ristrutturazione di una nave che si trova all'ancora nella rada di Palermo, richiamano l'attenzione su una realtà che potrebbe avere esiti molto gravi sul piano occupazionale. Secondo voci ricorrenti infatti - sottolinea - la Tirrenia, società controllata da Fintecna e quindi pubblica, sarebbe intenzionata a dirottare i successivi lavori di ristrutturazione di questa stessa nave dal cantiere di Palermo alla Croazia».

Questa incertezza sulle prospettive lavorative peraltro - ha aggiunto Cremaschi - non riguarda solo la Fincantieri di Palermo, ma tutti gli altri cantieri a partire da Castellammare di Stabia e per giungere a quelli liguri e dell'Adriatico. E' chiaro che il Governo deve immediatamente avviare l'iniziativa, annunciata alla fine dell'anno, volta a far sì che nuovi carichi di lavoro vengano assegnati ai cantieri navali del nostro Paese».