29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Infrastrutture. TAV

Virano: bene i sondaggi, non incaponirsi su un sito

Le trivelle sono entrate in azione a Torino, nell'area della discarica Basse di Stura, a Collegno

TORINO - «La cosa importante era che oggi partissero i sondaggi». Mario Virano, commissario straordinario dell'osservatorio tecnico sulla Torino-Lione giudica positivamente la giornata di oggi che pur registrando un «intoppo» sull'area di Susa, causata dal presidio No Tav, ha però visto avviare tre indagini geognostiche. Le trivelle sono entrate in azione a Torino, nell'area della discarica Basse di Stura, a Collegno, accanto alla stazione ferroviaria e nell'interporto di Orbassano.

«Non siamo incaponiti su un sito», afferma Virano alzando il sipario sulla strategia di questi giorni, improntata come ha sottolineato il prefetto di Torino, Paolo Padoin, al «non senso» e quindi alla probabile rinuncia a prove di forza: «Se tengono il sito lì - aggiunge Virano riferendosi al presidio dell'autoporto di Susa, dove ci sono costantemente decine di giovani dei centri sociali assieme ad altrettanti valligiani - continuiamo a considerarlo un sito plausibile, ma continuiamo con altri». Dei 91 sondaggi previsti sul tracciato della linea Torino-Lione Virano ritiene credibile realizzarne una quindicina entro la fine del mese: «Andiamo avanti a moduli di sei». Nel corso della giornata si sono rincorse da parte del movimento No Tav voci non confermate di spostamenti di crivelle ad esempio ad Almese, all'imbocco della Val Susa. Ma per oggi ci si fermerà a quota 3, avviati sostanzialmente senza nessuna contestazione anche dove, come a Collegno, lo scavo viene fatto su un terreno pubblico.

Questi presidi - osserva Virano - più che contro la Tav sono fatti contro il buon senso e la ragionevolezza. Il commissario straordinario parla di «strategia efficace», di piccole articolazioni sul territorio, di «moderazione delle forze dell'ordine» che perseguono una linea che «non da' adito a vittimismi». E soprattutto una linea confortata dall'appoggio del governo perché «Roma conferma questa strategia». «Non sarà semplice - dice Virano - spiegare come i sondaggi siano fattibili a Collegno e non pochi chilometri più su».