20 aprile 2024
Aggiornato 14:30

Patto Stabilità, Bresso: riconosciuto il modello piemontese

«Sarà possibile una maggiore flessibilità nella gestione dei bilanci di Province e Comuni»

TORINO - La Conferenza permanente Regione-Autonomie locali ha espresso parere favorevole alla proposta di regolamento sulla disciplina del Patto di stabilità interno degli enti locali piemontesi per il 2010.
Lo ha annunciato questa mattina nella tradizionale conferenza stampa di fine anno la presidente della regione Piemonte Mercedes Bresso. «E' stato compiuto - ha detto Bresso - un passo decisivo verso la regionalizzazione del Patto di stabilità, che potrà garantire una maggiore flessibilità nella gestione dei bilanci di Province e Comuni, oltre che la possibilità di utilizzare a pieno tutti gli spazi finanziari di manovra per effettuare politiche di investimento a favore del sistema».

Il Piemonte è la prima Regione ordinaria a dotarsi di un simile strumento, «che - ha aggiunto la presidente della Regione - rappresenta il frutto di un lavoro condiviso con le associazioni rappresentative degli enti locali e che ci pone all'avanguardia nella prospettiva del federalismo fiscale».

Numerosi i vantaggi: si potrà tenere sotto controllo l'evoluzione della spesa di cassa e di competenza, si potranno autorizzare eventuali sforamenti di qualche Comune o Provincia. La presidente ha anche ricordato di avere già chiesto al ministro dell'Economia di togliere le sanzioni ai comuni di Nichelino, Cameri, Druento, Dronero e Cossato, che lo scorso anno hanno sforato il patto per otto milioni di euro complessivi mentre il resto del Piemonte ha registrato un avanzo di 150 milioni.

Bresso ha ricordato che nel 2009 è stato autorizzato lo sforamento al patto di stabilità per 36 comuni piemontesi con una spesa complessiva di circa 100 milioni a carico della Regione. Infine, la presidente Bresso ha anticipato che durante le sedute di Giunta del 30 dicembre e del 4 gennaio verranno portati a compimento gli accordi di programma siglati a inizio mandato con le Province, che prevedono 260 milioni di euro di investimenti regionali per la realizzazione di diverse infrastrutture e attiveranno complessivamente interventi per 400 milioni.