Piccinini (CGIL): preoccupa la riforma dell'invalidità civile
Il sistema trasferisce all'Inps, dal primo gennaio 2010, la valutazione e la presentazione delle domande
ROMA - La Cgil esprime «preoccupazione per la fase di avvio del sistema che trasferisce all'Inps, dal primo gennaio 2010, la valutazione e la presentazione delle domande ai fini del riconoscimento della invalidità civile, cecità, sordomutismo, handicap e disabilità». E' quanto afferma la segretaria confederale dell'organizzazione sindacale, Morena Piccinini, sulla base di quanto prevede l'articolo 20 della legge 102/09.
Secondo Piccinini, che sul tema ha scritto alla Direzione nazionale dell'Inps, al Presidente del Civ Inps, alla Conferenza delle Regioni e al Ministero del Lavoro, «esistono problemi da chiarire legati alla fase di valutazione, alla presentazione per via telematica delle domande di invalidità, alla necessità che i sistemi informatici delle regioni e dell'Inps siano in grado di dialogare». La Cgil auspica che «il confronto in atto tra Ministero del lavoro, Inps e Conferenza delle regioni porti - afferma la dirigente sindacale della Cgil - a migliorare e velocizzare le procedure necessarie a riconoscere l'invalidità, superando in anticipo qualsiasi problema tecnico-procedurale che possa ritardare il diritto dei cittadini al riconoscimento delle prestazioni di invalidità o alla fruizione dei permessi della legge 104/92».
«Seguiremo con attenzione - conclude Piccinini - l'iter applicativo riconoscendo grande importanza alle Convenzioni che si dovranno stipulare tra Regioni e Inps con le quali verranno stabiliti gli aspetti più importanti per la gestione del procedimento concessorio di cui all'art.20 della legge 102/09».
- 21/06/2020 Pasquale Tridico: «Non so se il MES sarà usato, ma ciò che serve è la BCE»
- 14/02/2019 Bankitalia: «Far andare in pensione prima non risolve i problemi»
- 08/01/2019 Quota 100, la denuncia della Cgil: dipendenti pubblici aspetteranno 8 anni per la liquidazione
- 05/12/2018 Ecco l'«effetto Fornero»: dal 2012 pensioni calate del 3,9%