P.A., Brunetta: reperibilità malattia a 7 ore
Il giro di vite sulle fasce è stato deciso a causa dell'impennata delle assenze di malattia tra gli statali
ROMA - Nuova stretta sulle fasce di reperibilità per le assenze di malattia dei dipendenti statali: il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, proprio oggi ha firmato il decreto che innalza a 7 ore la reperibilità nei giorni di malattia e che entrerà in vigore il giorno stesso della pubblicazione in gazzetta ufficiale, molto probabilmente già martedì 22 dicembre. Nello specifico, i dipendenti statali dovranno farsi trovare a casa per il controllo medico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Il giro di vite sulle fasce di reperibilità è stato deciso a causa dell'impennata delle assenze di malattia tra gli statali dopo il ripristino a giugno dell'orario di quattro ore: da luglio 2008 fino a giugno 2009, infatti, quando erano in vigore le fasce da 11 ore (dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20), la percentuale delle assenze si era ridotta di quasi il 40%. Con il ritorno alle 4 ore (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), invece, l'andamento delle assenze per malattia ha mostrato un trend in continua crescita: +16,7% ad agosto, +24,2% a settembre, +21% a ottobre (al netto dell'influenza) e +20% a novembre (al netto dell'influenza, altrimenti la percentuale sarebbe del 44,3).
«Il mio - ha spiegato Brunetta - non è un accanimento ma un segnale forte perché i comportamenti opportunistici finiscano. E' stato un anno molto interessante quello appena trascorso, con risultati inaspettati: pensavamo di aver rimosso il fenomeno delle false assenze per malattia, invece non è stato così. Quindi la battaglia continua».
Il combinato disposto della legge 69 e della legge 150 stabilisce inoltre l'obbligo per tutti i dirigenti di comunicare il tasso di assenteismo dell'ufficio da loro diretto e sarà compito dei dirigenti vigilare sul corretto utilizzo da parte dei dipendenti pubblici delle assenze per malattia: il tasso di assenteismo negli uffici peserà infatti sulla valutazione dei dirigenti stessi.
Il ministro ha poi ricordato che «da gennaio partirà la rivoluzione del certificato medico on line per pubblico e privato: attraverso questa rivoluzione cercheremo anche di moralizzare i medici perché con un semplice algoritmo riusciremo a capire quanto certificati un determinato medico ha rilasciato e a chi».
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