24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Cerimonia venerdì 11 dicembre nel Salone del Parlamento del Castello di Udine

L’università di Udine laurea honoris causa Livio Felluga

Il patricarca dei vitivinicoltori sarà proclamato dottore in Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli

UDINE - Da oltre cinquant’anni costituisce un esempio e una guida per il settore vitivinicolo regionale e nazionale. Livio Felluga, fondatore dell’omonima azienda di Brazzano di Cormons (Gorizia), sarà proclamato dottore honoris causa dall’Università di Udine venerdì 11 dicembre alle 11.30 nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. A Livio Felluga sarà conferita la laurea specialistica honoris causa in Viticoltura, enologia e mercati vitivinicoli su proposta della facoltà di Agraria che organizza il corso di studi in collaborazione con gli atenei di Padova e Verona. Il programma della cerimonia prevede gli interventi del rettore, Cristiana Compagno, e del preside della facoltà di Agraria, Roberto Pinton. Seguiranno la laudatio, svolta da Roberto Zironi, docente di Tecnica enologica, e la proclamazione di Livio Felluga dottore honoris causa. Il neolaureato indosserà quindi toga e tocco per la lectio su «L’etichetta di un vino tra marketing e storia di un territorio». All’evento è prevista la partecipazione dei rettori degli atenei di Padova, Giuseppe Zaccaria, e di Verona, Alessandro Mazzucco.

A Livio Felluga, «imprenditore vitivinicolo e uomo legato alla terra», il titolo è stato assegnato perché, spiega la motivazione, «ha intuito e sviluppato le potenzialità del Friuli Venezia Giulia, portandolo a essere conosciuto e apprezzato internazionalmente. La qualità dei vini, a partire da quelli ottenuti da vitigni tradizionali, e la loro commercializzazione in stretto legame con il territorio, sono stati i punti di forza della sua attività. Il suo impegno – sottolinea la motivazione – umile, determinato e rigoroso, l’amore per la terra e l’efficienza imprenditoriale, concreta e lungimirante al tempo stesso, costituiscono un esempio e un’eredità per le generazioni attuali e future».

«Livio Felluga – afferma il preside della facoltà di Agraria, Roberto Pinton – si è meritato l’appellativo di «patriarca» della viticoltura ed enologia del Friuli Venezia Giulia perché ha sempre perseguito l’innovazione sia in vigneto che in cantina, indicando nella qualità e nel legame con il territorio le strade da seguire per valorizzare le produzioni e proporle con successo in un mercato sempre più concorrenziale».

Livio Felluga nasce a Isola d’Istria nel 1914. Il bisnonno e il nonno erano viticoltori di Malvasia e Refosco. Alla fine della prima Guerra mondiale si trasferisce con la famiglia a Grado e giovanissimo inizia a frequentare il Friuli dove, nella seconda metà degli anni trenta, intraprenderà la sua attività. Conoscerà così la collina friulana e crescerà in lui la convinzione che «il vino di qualità nasce prima in campagna e poi in cantina». Il sogno di poter acquistare dei vigneti in queste zone viene bruscamente interrotto dallo scoppio della seconda Guerra mondiale. Lunghi anni lontano da casa, anni di guerra e prigionia. Al suo ritorno i confini fisici, politici ed etnici sono cambiati, stravolti per sempre come lo stesso paesaggio agricolo e sociale della collina. Livio Felluga è ancora più determinato a concretizzare il suo sogno. Nel 1956 fonda la propria azienda di Cormòns e da una sua felice intuizione nasce l’inconfondibile etichetta della «carta geografica», tratta da un’antica mappa del Friuli a identificare lo stretto legame tra il vino e la sua terra. Alla fine degli anni cinquanta, acquista i primi vigneti sulle colline di Rosazzo. Oggi l’azienda vanta un’estensione di oltre 200 ettari di cui circa 150 a vigneto, nelle zone a denominazione di origine controllata Collio e Colli Orientali del Friuli, e una produzione media di 800.000 bottiglie l’anno. Terre Alte, Illivio, Sossó sono tra gli uvaggi più importanti e conosciuti nel mondo. L’azienda è gestita dal fondatore con i quattro figli: Maurizio, Elda, Andrea e Filippo.