Giudizio negativo dalla UIL sul bilancio preventivo INPS
Poiché i risparmi e le economie dell’Inps non vanno a beneficio delle gestioni dell’istituto
ROMA - Rocco Carannante e Salvatore Bosco, consiglieri del CIV-Inps in rappresentanza della UIL, hanno espresso un giudizio politico negativo in merito all’approvazione del bilancio preventivo 2010 dell’Inps.
«Pur apprezzando – ha dichiarato Rocco Carannante - il lavoro della tecnostruttura e dei vertici dell’Istituto e pur in presenza della correttezza dei documenti di bilancio, abbiamo ritenuto di dover esprimere un giudizio negativo poiché i risparmi e le economie dell’Inps non vanno a beneficio delle gestioni dell’istituto. Queste somme sono versate allo Stato e quindi costituiscono per l’Inps un’uscita.»
Carannante ha, inoltre, puntato l’indice contro la scorsa Finanziaria (legge 203/2008). «Con quella legge, alcuni oneri sono stati spostati dalla fiscalità generale a quella previdenziale. Ben 3.248 milioni di euro di entrate dell’Istituto – ha precisato Carannante - sono andate interamente a copertura del disavanzo della gestione Invalidi Civili. Inoltre, analizzando la scheda tecnica della Finanziaria dello scorso anno, si può rilevare che i minori trasferimenti all'Inps, sono per il 2009 pari a 2812 milioni, per il 2010 pari a 3.374 milioni e per il 2011 pari a 3.689 milioni. Dunque, nel triennio 2009-2011 – ha sottolineato Carannante – oltre 10 miliardi di euro non saranno più destinati all’Inps, e quindi ai lavoratori, sommandosi ai 3 miliardi già «sottratti» nel 2008. I contributi dei lavoratori sono e devono essere destinati a salvaguardare il loro futuro, a coprire le loro pensioni di oggi e soprattutto di domani. Come CIV dobbiamo far rispettare questo principio fondamentale. L’insieme di queste ragioni – ha concluso Carannante – spiega il nostro voto contrario.»
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