19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Lavoro. Veneto

A Ottobre meno Cig in Veneto

840 mila ore in meno di settembre, pari a un -9%

VENEZIA - 840 mila ore in meno di settembre, pari a un -9%. Questo è il dato più eclatante della Cig di ottobre relativamente alle ore autorizzate dall’Inps.
A determinare questo cambio di rotta due indicatori, contrastanti tra loro.
Il primo è quello del calo delle ore della Cig Ordinaria che passa dai poco meno di 5,9 milioni a settembre ai 4,3 milioni di ottobre (il 27% in meno). Si segno opposto le ore di Cig Straordinaria che aumentano del 21% (+ 730 mila).
A confondere il significato di questi ultimi dati ci si è messa l’Inps che, da alcuni mesi, imputa nelle ore della Cig Straordinaria quelle della Cig in deroga senza una specifica ripartizione.

E’ quindi probabile che, senza le ore della Cig in deroga, il ricorso alla Cig Ordinaria e Straordinaria di ottobre sia ancora più basso.
L’interpretazione di questa forte riduzione rimane però ancora aperta a più ipotesi. La prima è quella di una possibile ripresa dell’attività produttiva con rimessa al lavoro dei lavoratori posti in Cig, tesi avvalorata dai primi segnali positivi di ripresa dell’economia. Nello stesso tempo, in assenza di altre informazioni, può avere influito su questo calo del ricorso alla Cig il ricorso da parte delle aziende al licenziamento dei lavoratori prima in Cig (o alla non riconferma dei contratti a tempo determinato).
Tutti gli indicatori sullo stato dell’occupazione segnano infatti valori negativi (aumento delle domande di disoccupazione e degli iscritti alle liste di mobilità da un lato e forte riduzione delle assunzioni in molti settori dall’altro).

In tutti i casi l’andamento della Cig si conferma come molto diversificato per settore produttivo-occupazione e per area territoriale. La conferma viene da un primo lavoro di analisi realizzato dalla Cisl del Veneto (e allegato a fine testo).
Le ore di Cig autorizzate a ottobre si riducono nella metalmeccanica, nelle costruzioni e nella chimica e affini, mentre crescono nel sistema moda e nel legno. Fuori dalla crisi rimane l’agroalimentare. Nelle province del Veneto la Cig di ottobre, rispetto al mese precedente, le ore di Cig crescono più o meno sensibilmente in tre (Belluno, Vicenza e Verona), calano molto a Padova e Treviso mentre a Rovigo e Venezia rimangono sostanzialmente stabili.

«Se la riduzione delle ore di Cig corrisponde ad una ripresa del lavoro di operai ed impiegati prima sospesi dalla produzione, il dato di ottobre è un buon segnale- commenta Franca Porto, segretaria della Cisl veneta- In tutti i casi siamo però ben lontani dall’uscita del tunnel della crisi. Per tutelare l’occupazione in Veneto avremo bisogno di usare, per ancora molto tempo, tutti gli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga. Sotto questo profilo- aggiunge la Porto- il tavolo di concertazione regionale funziona molto bene e la Regione Veneto continua a farsi parte attiva. Servono però risposte e soluzioni immediate e concrete da parte del governo sia nella messa a disposizione di risorse economiche per pagare gli ammortizzatori e per ampliare la loro estensione».