29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
L'85% della tredicesima in fumo per pagare bollette e spese fisse

Le proposte dell'Adoc per il rilancio dei consumi

Taglio dei prezzi del 20%, detassazione tredicesima e saldi invernali anticipati

ROMA - Secondo Confcommercio per rilanciare i consumi occorre detassare la tredicesima. Soluzione condivisa dall'Adoc, che chiede inoltre un taglio immediato dei prezzi del 20% e l'anticipo dei saldi.

«Per combattere l'erosione del potere d'acquisto delle famiglie occorrono tre interventi strategici - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - innanzitutto il taglio dei prezzi dei beni di consumo del 20%, soprattutto dei prodotti alimentari e dei carburanti. In secondo luogo la detassazione della tredicesima, intervento condiviso anche da Confcommercio. Causa i rincari e la perdita del potere d'acquisto, su una tredicesima di 1400 euro circa l'85% se ne andrà per pagare la rata del mutuo, le bollette di luce e gas, l'Rc Auto e le spese natalizie, oltre alle spese per la benzina e le altre scadenze mensili. Un salasso per le famiglie, che praticamente spenderanno la tredicesima prima di incassarla e che oggi più che mai fanno affidamento sul surplus di stipendio per fronteggiare la crisi.

Con la detassazione le famiglie avrebbero a disposizione, in media, 300 euro in più. Di cui il 60% sarebbe dedicato agli acquisti e ai regali, mentre più di un terzo andrebbe a coprire i debiti accumulati durante l'anno. Che per famiglia ammontano mediamente a 15mila euro. In ultimo l'anticipo dei saldi invernali a metà dicembre. In altri Paesi, come negli Stati Uniti, la stagione dei saldi parte a fine novembre, in Inghilterra prima di Natale. E' un auspicio che incontra il parere favorevole di circa il 70% dei consumatori, che sarebbero disposti a fare più acquisti se i saldi fossero anticipati.«