18 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Negli Stati Uniti cala il lavoro per il 22 mese consecutivo

OCSE: «Ripresa avanza, Italia in gruppo di testa»

Berlusconi: «forti segnali ripresa ovunque, diffuso ottimismo»

NEW YORK - Si rafforzano le prospettive di ripresa economica tra i paesi avanzati, afferma l'Ocse sulla base degli ultimi risultati del suo superindice previsionale, che vede l'Italia nel gruppo di testa sul recupero, assieme a Francia, Gran Bretagna e Cina. «Una ripresa è chiaramente visibile negli Stati Uniti, in Giappone e in tutte le altre maggiori economie», dice l'Ocse.

DISOCCUPAZIONE USA - Ma questi sviluppi positivi, che seguono quelli giunti nei giorni scorsi dai dati sul Pil americano, continuano a scontrarsi con dinamiche allarmanti sul fronte del lavoro. Proprio negli Usa oggi il dipartimento del Lavoro ha riferito di un nuovo aumento della disoccupazione, ad ottobre ha superato le attese e raggiunto il 10,2 per cento, valori che non toccava dal 1983.

ITALIA IN «ESPANSIONE» - Questo divario di andamento tra ripresa economica e disoccupazione non coglie di sorpresa gli economisti, che da mesi avvertono che solitamente sul mercato del lavoro le difficoltà si trascinano più a lungo rispetto alle dinamiche del Pil. La stessa Ocse - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - invita alla cautela nell'interpretazione dei suoi dati. A settembre il superindice per la media dei 30 paesi aderenti ha segnato un incremento di 1,3 punti rispetto al mese precedente, e di 3,4 punti nel paragone su base annua. Per l'Italia è avanzato di 1,3 punti dal mese precedete, mentre la crescita su base annua, pari a 10,8 punti è la più consistente tra i paesi elencati. Secondo l'organizzazione nella penisola l'economia è orientata su «espansione».

BERLUSCONI: «FORTI SEGNALI DI RIPRESA» - In precedenza, sempre oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva lanciato messaggi rassicuranti sulla congiuntura economica. «Ci sono forti segnali di ripresa un po' ovunque - ha riferito durante una conferenza stampa - ho continui contatti con il mondo delle imprese e c'è un diffuso ottimismo». Il premier non nega che «ci sono imprese in difficoltà, ma nella generalità dei casi c'è una sensazione di ripresa». E ora l'Italia «è al terzo posto in Europa, davanti alla Gran Bretagna che ha subito più degli altri l'effetto della crisi. Non possiamo lamentarci, non va malissimo».