Appalti, Cgil: garantire pagamenti ma premiare qualità e lavoro
Per Solari «il fatto che venga inteso come un risparmio piuttosto che come un premio alla qualità ha generato effetti nefasti»
ROMA - La necessità di adottare misure che possano accelerare i pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione nei confronti delle aziende aggiudicatrici d’appalti va inserita in un quadro che tenga conto dei diritti del lavoro. È questa la posizione della Cgil, esposta oggi dal segretario confederale dell’organizzazione sindacale, Fabrizio Solari, nel corso del convegno «Appalti di servizi - Etica, concorrenza, regole, ritardi di pagamento» promosso da Cgil, Cisl e Uil e dal Taiis, il tavolo interassociativo imprese dei servizi.
Per Solari «il fatto che l’appalto di servizio venga inteso come un risparmio piuttosto che come un premio alla qualità ha generato effetti nefasti sul lavoro e sui lavoratori. Per questo è sì importante garantire tempestivamente il pagamento dei debiti verso le aziende fornitrici ma lo è ancor di più imporre l’idea, e la pratica nei capitolati, che la competizione debba avvenire sulla qualità e non sui costi».
Un elemento di qualità è anche garantire, all’interno delle gare d’appalto, i diritti del lavoro: «C’è bisogno di eliminare - ha spiegato il dirigente sindacale - i ‘vezzi’ delle gare al massimo ribasso e cioè quello di scaricare i costi sul lavoro. Ma è anche una necessità questa che, per arrestare il declino del sistema produttivo del paese, guardi al futuro con la speranza che - ha concluso Solari - il paese possa uscire dalla crisi meglio di come ci è entrato».
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