Visco: «Italia uscirà meglio di altri? Non credo»
Per il vicedirettore generale della Banca d'Italia: «Non basta aspettare contando solo su Pmi e risparmio famiglie»
ROMA - Il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è scettico sulla possibilità che l'Italia possa uscire dalla crisi meglio di altri Paesi, soprattutto se la politica economica sarà impostata sull'attesa della fine della recessione, contando solo sulla forza delle piccole e medie imprese e del risparmio delle famiglie.
NUOVI OSTACOLI - «Si dice - ha detto Visco alla presentazione del suo nuovo libro a Palazzo Altieri - che basta aspettare e si vedrà che in Italia saremo in grado di superare la crisi meglio di altri Paesi, grazie alle piccole e medie imprese e al risparmio delle famiglie. Io non credo che sia così, perché a lacci e lacciuoli antichi (inefficienza dei servizi pubblici, ambiente socio-economico ostile alle imprese e basso livello di capitale sociale) si sono aggiunti nuovi ostacoli: debito pubblico elevato, infrastrutture insufficienti e stasi della produttività sono vincoli antichi e nuovi che vanno rimossi».
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