UE: aiuti tedeschi ad OPEL «non conformi a concorrenza»
Lettera del commissario Neelie Kroes a Berlino
BRUXELLES - Gli aiuti promessi dalla Germania alla Opel potrebbero non essere conformi alle regole europee sulla concorrenza: la Commissione europea ha spiegato di aver rilevato «indizi significativi» secondo cui non risponderebbe alle norme europee il pacchetto di aiuti promessi dal governo di Berlino alla casa automobilistica tedesca, nel quadro del suo acquisto da parte della azienda austro-canadese di componentistica automobile.
I dubbi sono espressi in una lettera inviata dal commissario alla Concorrenza Neelie Kroes al ministro tedesco dell'Economia.
Secondo la lettera, ci sono forti indizi che gli aiuti sono stati promessi a condizione a condizione che fosse scelto uno specifico candidato all'acquisto. Ciò sarebbe incompatibile con le regole del mercato interno.
La casa madre di Opel, l'americana General Motors, secondo Kroes «dovrebbe avere l'opportunità di riconsiderare il risultato della procedura di licitazione», sulla base delle assicurazioni scritte delle autorità tedesche secondo cui gli aiuti sarebbero stati concessi a prescindere dal candidato infine prescelto.
La lettera di Kroes potrebbe aprire un nuovo capitolo della vicenda Opel. Nei mesi scorsi, la Magna e la Fiat (assieme alla la holding belga RHJ International e alla cinese Baic) erano state protagoniste di un lungo tormentone per aggiudicarsi la Opel. Fino all'annuncio del 10 settembre della cessione parziale della casa tedesca a Magna.
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