28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Lavoro & Pensioni

Porro (Ugl): «Non serve aumentare età»

Per il Segretario confederale «Condivisibile richiamo su riforma ammortizzatori sociali»

ROMA - «Il paese non ha bisogno di ulteriori interventi sull’età pensionabile. Sono altre le problematiche da affrontare in una fase economica e sociale delicata che vede ancora tanti lavoratori senza occupazione e famiglie alle prese con redditi fortemente impoveriti».

Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Marina Porro ricordando come «molti lavoratori già si avvalgono della facoltà di rimanere più a lungo al lavoro e nel luglio scorso con il secondo dl anticrisi è stata varata una mini riforma che a partire dal 2015 aggancia l’età pensionabile alle aspettative di vita allungando di fatto gradualmente l’uscita dal mercato del lavoro. Una riforma, come ha detto il ministro Tremonti in quell’occasione, che rende il sistema pensionistico italiano tra i più stabili di Europa».

«C’è senza dubbio un problema di rivalutazione delle pensioni – aggiunge - quelle esistenti e quelle che verranno: bisogna ridurre il carico fiscale che penalizza le pensioni, come i salari, rilanciare la previdenza complementare, intervenire perché i giovani e donne, che entrano tardi nel mercato del lavoro e con carriere discontinue, possano arrivare in futuro a percepire una pensione, traguardo oggi tutt’altro che scontato. Il richiamo alla riforma degli ammortizzatori sociali è condivisibile e, una volta usciti dalla crisi, questo tema non sarà più rinviabile. La recessione – conclude – ha posto il paese di fronte all’emergenza di tanti lavoratori a progetto ai quali semplicemente non è stato rinnovato il contratto, lasciati soli senza alcuna forma di tutela. Abbiamo ottenuto fosse estesa loro la copertura degli ammortizzatori sociali includendoli,per la prima volta, in una sistema di protezione dal quale non usciranno: il passo successivo è rendere strutturale la una tantum incrementando la durata e la portata economica del sostegno».