24 aprile 2024
Aggiornato 14:00
La crisi globale colpisce anche le griffe del lusso

Per Prada cassa integrazione «soft» per 250 lavoratori Montevarchi

Provvedimento di 4 settimane. Nella fabbrica ci sono 3mila addetti

MILANO - La crisi globale colpisce anche le griffe del lusso: per la prima volta nella sua storia Prada ricorrerà alla cassa integrazione ma si tratterà di un provvedimento «morbido» e temporaneo, come sottolineato anche dagli stessi sindacati, con i quali la maison ha raggiunto un accordo. Nel dettaglio il provvedimento riguarderà 250 lavoratori dello stabilimento aretino di Montevarchi, che produce scarpe e borse, dove lavorano circa 3mila addetti.

La misura, che scatterà nei prossimi giorni, durerà circa un mese. I 250 lavoratori interessati dal provvedimento andranno a rotazione in cassa integrazione cinque giorni alla settimana.

Negli anni passati Prada gestiva il fisiologico 'stop' della produzione tra la collezione primavera/estate e la collezione autunno/inverno con la rotazione delle ferie ma quest'anno, spiega Alessando Mugnai, segretario generale della Filtea di Arezzo, non è stato possibile a causa, tra l'altro, della riduzione della domanda. Con il ricorso della cassa integrazione per memo di un decimo dei dipendenti dello stabilimento toscano, fanno notare tra l'altro fonti industriali, non ci saranno ripercussioni sull'indotto. «La Prada non è in crisi», assicura Mugnai.