23 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Incentivi auto

Scajola: «Aiuti solo con aumento produzione Fiat in Italia»

Per il Ministro dello Sviluppo economico: «Se ci sarà esigenza a livello europeo, non ci tireremo indietro»

ROMA - «Se ci sarà esigenza a livello europeo» di rinnovare gli incentivi al settore auto, «l'Italia non si tirerà indietro. Devo dire con piacere che l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, condivide che il problema degli incentivi non può essere disgiunto dall'aumento produzione della Fiat in Italia». Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola intervenendo su Canale 5 alla Telefonata di Maurizio Belpietro.

Ragionamento europeo - Quello sugli incentivi, spiega, «è un ragionamento che si deve fare con tutta Europa. E' evidente che se vengono dati in tutti gli altri paesi, di fronte alla crisi perdurante del settore dell'auto, l'Italia non può rimanere indietro. Da noi la modulazione degli aiuti è serviti a incentivare il consumo di quelle vetture che consumano e inquinano di meno».

Uscire dalla crisi più forti - «Ci sono stati e ci sono» incentivi per tutti i settori dell'industria (macchinari industriali, settore edilizio, arredamento elettrodomestici), sottolinea il ministro, «credo ci sia stata, con le poche risorse disponibili, particolare attenzione per i settori in crisi». Incentivi per il settore auto, conclude, «che vuol dire anche per moto, elettrodomestici, arredo, li valuteremo alla luce di quello che succederà in Europa, stando attenti a stare vicini a quelle imprese che proprio nel momento in cui si vede la fine della crisi potrebbero correre il rischio, per mancanza di ossigeno negli ultimi cento metri, di affondare. Dobbiamo uscire da questa crisi più forti di come siamo entrati».