27 agosto 2025
Aggiornato 23:00
I dati UE confermano la grave crisi del paese

Crisi: altro che ottimismo

Federconsumatori: «Urgono manovre sul lato della domanda di mercato, a partire dalla detassazione del reddito fisso»

ROMA - Ancora una volta, i dati relativi all’andamento economico del nostro Paese convergono con quanto prospettato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori.
Le previsioni relative al pessimo andamento del PIL italiano (-5% nel 2009), vengono prospettate, questa volta, dalla Commissione Europea.

«Si tratta di una caduta disastrosa, che dovrebbe far riflettere il Governo e quanti invocano il superamento della crisi, spingendoli ad adottare misure adeguate per sostenere il potere di acquisto delle famiglie e, quindi, rilanciare l’economia» – sostiene Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori.
Purtroppo, infatti, la fine della crisi è ancora lontana.

A testimoniarlo sono i dati sull’andamento dei consumi (si profila nel 2009 un crollo del -2,5-3%), quelli sul credito al consumo (-20% per le vendite a rate – dati Assofin), oltre all’aumento di cassa integrazione e disoccupazione.
Solo questi due fattori comporteranno, nel 2009, pesanti ricadute per le famiglie, in special modo per quelle a reddito fisso che percepiranno minori entrate pari a 980 Euro annui.

Per risollevare tale situazione non sono bastate le misure del tutto inadeguate messe in campo finora dal Governo, quali Social Card e Bonus Famiglia (che stanziano risorse per una cifra esigua e del tutto marginale di appena 850 milioni di Euro) e non si capisce perché il Min. Scajola insista a dire che vi sarà un aumento della domanda di mercato.
Perché ciò avvenga veramente è necessario intervenire in maniera più incisiva, come rivendichiamo da tempo, con manovre sul versante della domanda di mercato, attraverso l’assegnazione di concreti sostegni per precari e disoccupati ed attraverso la detassazione per il reddito fisso da lavoro e da pensione.
In merito a tale ipotesi, oggi, finalmente, si aggiungono ulteriori voci di sostegno, quali le ipotesi formulate da Carlo De Benedetti, che, comunque, convergono a far sì che la sferzata all’economia possa avvenire con un aumento del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso.