Coldiretti: «Dopo NAS, mense alla prova di 2 milioni di bambini»
E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’attività svolta dai NAS
ROMA - Con l’inizio dell’anno scolastico sono circa 2 milioni di bambini che lasciano la cucina di casa per affollare le mense delle scuole materne ed elementari dopo che è scattato l’allarme per i risultati del controlli dei carabinieri dei Nas che hanno permesso di verificare irregolarità in circa un terzo dei 178 istituti ispezionati negli ultimi 2 mesi. E’ quanto afferma la Coldiretti che nell’esprimere apprezzamento per l’attività svolta dai Nas sottolinea l’importanza di garantire la qualità e la sanità dei prodotti consumati nelle scuole in un Paese come l’Italia che è leader europeo nella produzione tipica, biologica e di qualità.
Si stima che oltre un milione di bambini nelle materne e novecentomila nelle elementari sono interessati alla ristorazione scolastica dove la qualità è a rischio - sostiene la Coldiretti - anche per la tendenza è quella di favorire aste al ribasso che rischiano di pregiudicare le garanzie di qualità, di origine e di stagionalità degli alimenti serviti.
La Coldiretti ha promosso in tutte le Regioni proposte di legge regionali sul consumo di cibi a chilometri zero che prevedono, tra l’altro, di privilegiare nelle mense scolastiche ed ospedaliere prodotti di qualità locali e stagionali. Una iniziativa che ha già avuto una conclusione positiva in Veneto, Calabria e Puglia dove si è arrivati all’approvazione definitiva delle norme. Nel 2008 - precisa la Coldiretti - si è verificato un aumento del16 per cento nelle mense scolastiche bio mentre sono saliti 983.243 i pasti biologici serviti con un aumento del 6 per cento rispetto allo scorso anno, sulla base dei dati biobank.
Ai rischi immediati per la salute evidenziati dai Nas si sommano quelli provocati dall’alimentazione scorretta con un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni che pesa troppo ed in particolare - rileva la Coldiretti - il 12,3 per cento dei bambini è obeso, mentre il 23,6 per cento è in sovrappeso soprattutto per le cattive abitudini alimentari, secondo l’ultima indagine «Okkio alla Salute» del Ministero della Salute in Italia.
La principale causa individuata dagli esperti nel minor esercizio fisico e nel consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate e per questo - conclude la Coldiretti - occorre intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu anche delle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole delle giovani generazioni.
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