2 maggio 2024
Aggiornato 07:30
Raggiunto l’ammontare di 348 miliardi di euro l'anno

Contribuenti.it: in 7 mesi cresce l’evasione del 9,9%

È questa la stima calcolata da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.ii

ROMA – Nei primi sette mesi del 2009, l'imponibile evaso in Italia è cresciuto del 9,9% ed ha raggiunto l’ammontare di 348 miliardi di euro l'anno. In termini di imposte sottratte all'erario siamo nell'ordine dei 135 miliardi di euro l’anno. È questa la stima calcolata da KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che con Lo Sportello del Contribuente monitora costantemente il fenomeno dell’evasione fiscale in Italia.

Cinque sono le aree di evasione fiscale analizzate: l'economia sommersa, l'economia criminale, l'evasione delle società di capitali, l’evasione delle big company e quella dei lavoratori autonomi e piccole imprese.

La prima riguarda l'economia sommersa che sottrae al fisco italiano un imponibile di circa 135 MLD di euro l'anno. L'esercito di lavoratori in nero è composto da circa 2,4 milioni. Di questi 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un’evasione d’imposta pari a 34 MLD di euro.

La seconda è l'economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose che, in almeno 3 regioni del Mezzogiorno, controllano buona parte del territorio. Si stima che il giro di affari non «contabilizzati» si attesta sui 125 miliardi di euro l'anno con un’imposta evasa di 42 MLD di euro.

La terza area è quella composta dalle società di capitali, escluso le grandi imprese. Dall’incrocio dei dati è emerso che l’ 81% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi (53%) o meno di 10 mila euro (28%). In pratica su un totale di circa 800.000 società di capitali operative l’ 81% non versa le imposte dovute. Si stima un'evasione fiscale attorno ai 18 miliardi di euro l'anno.

La quarta area è quella composta delle big company. Una su tre ha chiuso il bilancio in perdita e non pagando le tasse. Inoltre il 94 % delle big company abusano del «transfer pricing» per spostare costi e ricavi tra le società del gruppo trasferendo fittiziamente la tassazione nei paesi dove di fatto non vi sono controlli fiscali sottraendo al fisco italiano 31 MLD di euro. Negli ultimi sette mesi, le 100 maggiori compagnie del paese hanno ridotto del 10 per cento le imposte dovute all'erario grazie all'uso di conti offshore gestiti dalle principali banche.

Infine c'è l'evasione dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese dovuta alla mancata emissione di scontrini, di ricevute e di fatture fiscali che sottrae all'erario circa 10 miliardi di euro l'anno.

In testa a luglio 2009, tra le regioni, dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali, risulta la Lombardia, con +16,0%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 15,7% e alla Campania +14,2%. A seguire la Valle d’Aosta con +14,2%, il Lazio con +14,0%, la Liguria con +13,9%, l'Emilia Romagna con +13,1%, la Toscana con +11,3%, il Piemonte con +10,2%, le Marche con +8,8%, la Puglia con +8,1%, la Sicilia con +7,3% e l’Umbria con +6,9%.
La Lombardia, anche in valore assoluto, ha fatto registrare il maggior aumento dell'evasione fiscale. In percentuale, il dato lombardo aumenta, nei primi cinque mesi, di circa il 14,5%.

«La lotta all’evasione fiscale non si fa con i comunicati stampa ne terrorizzando i cittadini - afferma Vittorio Carlomagno Presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Bisogna dare immediata attuazione al federalismo fiscale fornendo al contempo alla polizia tributaria nuovi e più efficaci strumenti d’indagine. L’evasione fiscale è diventato lo sport più praticato dagli italiani a tal punto che lo stiamo esportando all’estero. Per combattere l’evasione fiscale bisogna archiviare al più presto e per sempre la stagione degli scudi fiscali e dei condoni che favoriscono i grandi evasori, procedere all’integrazione delle banche dati, aggiornare lo strumento del redditometro che risale al 1992, riformare gli studi di settore applicandoli alle grandi imprese e riformare la riscossione dei tributi che in Italia ha tempi biblici e non funziona».

LA MAPPA DELL'EVASIONE FISCALE IN ITALIA (LUGLIO 2009)
ECONOMIA SOMMERSA Almeno 2.400.000 occupati svolgono un’attività irregolare come lavoratori dipendenti ¤ 34 MLD
ECONOMIA CRIMINALE Controllo del territorio ¤ 42 MLD
SOCIETA’ CAPITALE Il 81% delle società di capitali dichiara redditi negativi o meno di ¤ 10 mila ¤ 18 MLD
BIG COMPANY Transfer pricing conti off-shore e società estere ¤ 31 MLD
LAVORATORI AUTONOMI E PICCOLE IMPRESE Mancata emissione di scontrini, ricevute e fatture fiscali ¤ 10 MLD

TOTALE ¤ 135 MLD