5 maggio 2024
Aggiornato 19:30
Pesa tonfo Asia

Lunedì di forti vendite per le borse europee

Realizzi dopo recenti massimi, in rosso anche Wall Street

MILANO - Un inizio di settimana da dimenticare per le Borse europee, al rientro da Ferragosto. Sulla scia del tonfo degli indici asiatici e dell'andamento in forte ribasso di Wall Street, i listini del Vecchio Continente hanno chiuso la seduta con perdite superiori ai due punti percentuale: a Milano il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 2,74%, il Ftse It All il 2,63% a 21.433 punti; a Parigi il Cac40 ha perso il 2,16%, a Francoforte il Dax il 2,02%. Madrid la peggiore (Ibex35 -2,78%).

Timori sul reale passo delle ripresa - Dopo la corsa delle ultime settimane, con le Borse sui massimi dell'anno, è tempo oggi di realizzi, complici la scarsa operatività dovuto al clima ancora «ferragostano» e i timori che il recente rally sia stato troppo veloce rispetto al reale passo della ripresa economica globale. Nonostante la notizia che il Giappone sia uscito dalla sua più lunga recessione dopo la seconda guerra mondiale, con il pil cresciuto nel secondo trimestre dello 0,9% rispetto ai primi tre mesi dell'anno, quella odierna è stata una seduta nera per i listini asiatici. Shanghai ha lasciato sul terreno il 5,7%, con il mercato che teme che la crescita nella prima parte dell'anno (+87% da gennaio) abbia ormai superato i fondamentali dell'economia cinese. Pesanti anche Hong Kong (-3,62%) e Tokyo (-3,1%).

A Piazza Affari giù i titoli bancari - A Piazza Affari, così come nel resto d'Europa, i più colpiti dalle vendite sono stati i titoli bancari: Intesa Sanpaolo -4,1%, Unicredit -3,78%, Banco Popolare -3,75%. In controtendenza Lottomatica (+0,13%). Sotto i riflettori M&C (+2,2% a 1,8 euro) con il mercato che punta su ulteriori rilanci: boom di scambi, con il 6,2% del capitale passato di mano. Il dossier ha messo le ali anche alle azioni di Investimento e Sviluppo (+31%), la finanziaria guidata da Alessio Nati, che ha più volte espresso il suo interesse per la società fondata da Carlo De Benedetti.