3 maggio 2024
Aggiornato 15:00
Crisi o meno quest'estate calano le partenze degli italiani

La crisi colpisce le partenze, - 15% dal 2008

In calo anche la spesa, dall'estero meno russi e giapponesi

ROMA - Crisi o meno quest'estate calano le partenze degli italiani per le vacanze estive: -15% rispetto al 2008 e spesa dedicata ai viaggi tagliata del 20%. Insomma in Italia negli alberghi c'è ancora posto a Ferragosto, al contrario degli anni passati quando in questo periodo si assisteva ad un puntuale sold out.

Sono i dati di Assotravel che emergono dal monitoraggio della rete delle agenzie di viaggio italiane presso le quali si rivolge l'80% del consumatori di viaggi e vacanze organizzate: «L'amore degli italiani per la vacanza resta ovviamente confermato, ma questo non basta a raddrizzare la stagione estiva che cade in piena depressione economica», sentenzia il rapporto.

Il mare resta comunque la vacanza più richiesta: in Italia le regioni che 'reggono bene' rispetto alla flessione sono Puglia e Sicilia e, in linea di massima, le isole (specie Pantelleria e Lampedusa). Presenze consistenti, ma dato comunque in flessione, per la Sardegna che è sempre stata una regina incontrastata in questi ultimi anni, soprattutto a Ferragosto.

Per l'estero, circa il 40% degli italiani che sceglie una vacanza fuori dei confini sceglie tra Grecia, Spagna, Croazia, Tunisia, Egitto, che emergono per numeri e per ampiezza dell'offerta. Ancora mare ovviamente per chi ha scelto Cuba, Santo Domingo, Capo Verde, Mauritius, Maldive, Seychelles, Thailandia, ma qui i numeri sono in termini assoluti meno consistenti e si registrano flessioni più sensibili.

Le capitali europee sono il secondo prodotto più scelto: Parigi, Madrid, Barcellona, Berlino, Stoccolma, che permettono proposte di viaggio più modulabili sulle esigenze del cliente dal punto di vista della permanenza e del budget. In crescita i clienti che richiedono alle agenzie di coniugare un volo low-cost con un soggiorno in una capitale europea, se non di lusso, sicuramente 'di atmosfera'. Sempre consistente la destinazione New York, nonostante la paura per la nuova influenza e per gli incidenti aerei.

Per quanto riguarda la montagna, continua Assotravel, all'estero sono in pochi gli italiani che la richiedono: in questo campo amano le destinazioni nazionali. La montagna soffre di meno la crisi (-2%), avendo dalla sua anche soluzioni economiche o comunque un rapporto qualità-prezzo garantito. Leggera flessione anche per gli agriturismi dopo anni di crescita.

Scende anche il budget a disposizione: il pacchetto medio nel 2008 nel periodo di Ferragosto era sui 900 euro, che quest'anno sono diventati circa 700.

Indifferente alla crisi il segmento lusso, che con il proprio contributo non riesce però a raddrizzare una stagione negativa che ha il solo merito di essere meno in flessione di altri comparti produttivi.

Sui flussi dall'estero verso l'Italia, la crisi ha colpito soprattutto il turismo russo, che in questi anni aveva spesso letteralmente salvato le stagioni di numerose destinazioni: la flessione degli stranieri è del circa 5% di media. Gli 'afecionados' restano i tedeschi e i francesi, in flessione anche gli spagnoli mentre continua a calare il turismo giapponese al di là degli ultimi episodi di cui si sono occupati i giornali. Oltre alle grandi città d'arte, gli stranieri stanno scoprendo le destinazioni minori, in particolare quelle legate alle eccellenze enogastronomiche.