UBS: accordo fatto con Governo elvetico e Usa su frode fiscale
Non sono ancora stati resi noti i dettagli del patteggiamento
NEW YORK - Il Governo americano, la controparte elvetica e il colosso bancario Ubs hanno trovato un accordo per patteggiare la causa in corso per evasione fiscale. Lo riporta il Wall Street Journal online, specificando che le parti in causa, i cui legali hanno comunicato l'ok all'intesa al giudice di Miami titolare del processo, non hanno ancora diffuso i dettagli dell'accordo.
Il caso coinvolge oltre 52.000 cittadini americani che detengono conti bancari UBS accusati di eludere le tasse. Il processo sarebbe dovuto iniziare lunedì e le autorità statunitensi avrebbero avuto intenzione di chiedere alla Corte di far rivelare da UBS i nomi dei cittadini statunitensi dopo che la banca svizzera si era rifiutata a svelare nomi dei suoi correntisti americani opponendo il segreto bancario.
Qualche esperto non nasconde le insidie dell’accordo: risolto il braccio di ferro con gli Usa, spiega il tributarista dello Studio Withers di Ginevra, Milan Patel, la banca rischia di «avere di fronte una nuova battaglia legale in Svizzera se gli intestatari dei conti impugneranno la violazione delle norme sul segreto bancario da parte di Ubs».
- 07/02/2022 Mps, il Cda revoca le deleghe a Bastianini. Lovaglio è il nuovo CEO
- 06/02/2022 Intesa Sanpaolo guarda al futuro. Messina: «Creiamo la banca dei prossimi 10 anni»
- 16/07/2021 UniCredit crea UniCredit Italia, Orcel: «Focus sulla banca»
- 29/01/2021 Banche, l'allarme della BCE sui crediti deteriorati