Confcommercio: «Probabile inversione tendenza in prossimi mesi»
«Serve sostegno a domanda e ai redditi»
ROMA - Il dato sul Pil «preoccupa per la pesante flessione in termini tendenziali ma che non sorprende considerando l'andamento della produzione industriale e dei consumi. E' da considerarsi, invece, senz'altro positiva la decelerazione del tasso di riduzione del Pil da cui potrebbe scaturire, a meno di imprevedibili shock avversi nei prossimi mesi, un'inversione di tendenza nel terzo o nel quarto trimestre dell'anno».
Questo il commento dell'Ufficio Studi Confcommercio alle stime del Pil diffuse oggi dall'Istat.
Sostenere domanda e redditi - Una situazione che, «considerato anche il permanere di una bassa domanda per consumi - come rilevato anche dall'Indicatore Consumi Confcommercio - impone una riflessione sull'adozione di misure più ampie e generalizzate a sostegno della domanda interna e dei redditi delle famiglie e per rafforzare la struttura produttiva del Paese». Insomma, «ora più che mai è necessario consolidare i timidi segnali di ripresa, nonché la fiducia e le aspettative di famiglie ed imprese, se si vuole uscire presto e bene dalla crisi», conclude Confcommercio.
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