23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
«Ora bisogna lasciare da parte le polemiche»

Geithner contro autorità regolamentazione: «Il troppo è troppo»

«E' il Congresso a determinare le strategie, non le agenzie di regolamentazione»

NEW YORK - In risposta alle critiche di coloro che criticano l'amministrazione Obama e gli sforzi messi in atto per rilanciare l'economia, il segretario al Tesoro Timothy Geithner ha puntato l'indice contro le autorità di regolamentazione finanziaria.

«Il troppo è troppo» - Come riportato dal Wall Street Journal, il numero uno del Tesoro ha detto che «il troppo è troppo», spiegando nel corso di una riunione tenutasi ieri che è stato dato tempo più che sufficiente per esprimere critiche, ma che ora bisogna lasciare da parte le polemiche.

Il Congresso determina le strategie - Secondo fonti vicine al Tesoro, alla riunione di ieri hanno partecipato anche il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, il presidente della Securities and Exchange Commission (la Consob statunitense) Mary Schapiro e il numero uno della Federal Deposit Insurance Corporation (l'agenzia che garantisce i depositi americani) Sheila Bair. Il tono dell'incontro è stato descritto come «inusuale», proprio per il tono aggressivo usato da Geithner, che avrebbe ricordato che è il Congresso a determinare le strategie, non le agenzie di regolamentazione.

Riforma priorità di Obama - La proposta di riforma del sistema finanziario, una delle priorità del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, è stata presentata lo scorso giugno e non ha mancato di sollevare perplessità all'interno dell'industria finanziaria e tra le autorità di regolamentazione, preoccupate di perdere parte del potere che attualmente hanno.

Maggiori poteri alla Fed - In particolare, l'oggetto del contendere sono i maggiori poteri che la Fed potrebbe ottenere, con Schapiro e Bair che sarebbero più favorevoli a una suddivisione dell'autorità tra i membri di un «consiglio» di regolamentazione. La Banca Centrale e l'Office of the Comptroller of the Currency invece hanno criticato la creazione di una nuova agenzia per la supervisione delle attività rivolte ai consumatori che, se effettivamente creata, sottrarrebbe poteri a entrambi gli istituti.