Ottimismo su economia fa volare barile sopra 71 dollari
Scambiato a New York a 71,71 dollari, in rialzo di 2,26 dollari
NEW YORK - Vola il barile all'apertura delle contrattazioni a New York, sulla scia del buon andamento sulle piazze di oltreoceano trainato dalla speranza degli investitori che una generalizzata ripresa dell'economia globale possa favorire un rialzo della domanda di greggio.
I futures del petrolio con scadenza a settembre, balzati al di sopra dei 71 dollari nel corso delle contrattazioni europee per la prima volta dall'1 luglio (quando era arrivato intraday a 71,85 dollari), è scambiato sul Nymex a 71,71 dollari, in aumento di 2,26 dollari rispetto alla chiusura di venerdì (quando era aumentato del 3,8 per cento a 69,45 dollari, la chiusura più alta dal 30 giugno).
Secondo l'economista Nouriel Roubini il greggio sarà scambiato a valori compresi tra i 70 ei 75 dollari al barile per tutto il 2010, parallelamente a un attenuamento della recessione globale. Per il rappresentante iraniano all'Opec Mohammad Ali Khatibi invece il barile potrebbe arrivare a 80 dollari entro la fine dell'anno, sui «segnali ottimistici» in arrivo dai mercati.
La settimana scorsa i prezzi hanno subito forti oscillazioni, prima di imboccare la via dei rialzi: gli investitori hanno scommesso che la domanda di petrolio, tiepida nella prima parte dell'estate, finirà per tornare a crescere parallelamente al miglioramento dell'economia e alla ripresa dei consumi. Oltre ai dati arrivati da Cina ed Europa, anche l'indice che misura l'andamento del comparto manifatturiero americano redatto dall'Institute for Supply Management ha mostrato un nuovo rialzo a 48,9 punti in giugno, dai 44,8 punti di giugno, poco al di sotto della soglia dei 50 punti che demarca un momento di espansione.
«Il greggio si attesta in rialzo sul calo del biglietto verde (l'euro è scambiato a 1,43 dollari) e sui dati migliori delle aspettative arrivate dal settore manifatturiero», si legge in una nota ai clienti di Nimit Khamar, analista di Sucden Financial Research. «Il mercato subisce l'influsso positivo degli indicatori cinesi, i rialzi di oggi sono la prosecuzione di quelli di venerdì: c'è interesse all'acquisto anche se la domanda è ancora debole», ha detto David Moore, analista sulle materie prime per Commonwealth Bank of Australia.
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