6 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Frodi alimentari

CIA: «Massima fermezza contro i criminali della tavola»

La Cia commenta positivamente l’operazione “Cibo sicuro” dei carabinieri dei Nas

ROMA - Il sequestro di oltre 900 tonnellate di prodotti alimentari destinati al consumo non in regola con le norme igienico-sanitarie conferma l’esigenza di «tolleranza zero» per i criminali della tavola, per chi sofistica ed inquina gli alimenti, per chi truffa e specula sulla salute pubblica. E’ quanto ribadisce la Cia-Confederazione italiana agricoltori nel commentare in modo positivo l'operazione condotta dai carabinieri dei Nas nel Nord Italia.

L’operazione «Cibo sicuro» dei Nas, nel corso della quale sono stati sequestrati alimenti in pessimo stato di conservazione, scaduti o comunque pericolosi per la salute pubblica, dimostra che i controlli in Italia funzionano e che -sottolinea la Cia- vanno, quindi, mantenuti molto rigorosi proprio per garantire al massimo i consumatori

Nel ribadire l’esigenza di estendere a tutti i prodotti agroalimentari l’indicazione d’origine in etichetta, per la Cia occorrono misure drastiche per contrastare l’adulterazione e la truffa nell’alimentazione.. E’ necessaria la massima fermezza contro chi, attraverso azioni criminali, fraudolente e illegali, mette a repentaglio la stessa salute dei cittadini e provoca gravi danni alla credibilità del settore agroalimentare italiano.

D’altra parte, la stragrande maggioranza degli italiani (nove su dieci) -ricorda la Cia- vuole massima sicurezza alimentare e chiede misure efficaci per reprimere sofisticazioni e adulterazioni dei prodotti; mentre sette su dieci sono favorevoli ad un’etichetta «trasparente» che permetta di riconoscere la provenienza del prodotto. Non solo. Oltre il 65 per cento dei nostri connazionali guarda alla qualità.

La sicurezza è, quindi, al primo posto nelle scelte alimentari degli italiani. Una tendenza -avverte la Cia- che è stata rafforzata anche dagli ultimi scandali alimentari e dalle vicende che hanno riguardato i sequestri di prodotti «pericolosi» per la salute.