Art.68: accordo insufficiente per le reali esigenze degli agricoltori
Per la Cia l’intesa tra il ministro Zaia e le Regioni conferma la mancanza di una strategia complessiva e condivisa per l’agricoltura
ROMA - L’accordo raggiunto tra il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali e le Regioni sull’art.68 resta insufficiente per rispondere alle esigenze delle imprese agricole. E’ quanto sostiene la Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale prende atto dell’intesa che conferma l’impossibilità di fare diversamente in una situazione che vede la mancanza di una strategia complessiva e condivisa sulle scelte per l’agricoltura.
Nell’accordo -rileva la Cia- si trovano soltanto piccole modifiche rispetto alla proposta iniziale delle Regioni, certamente migliorativa nei confronti di quella del ministro. Tuttavia, non si coglie appieno la necessità di sviluppare una politica realmente attenta ai problemi del settore primario. Nell’intesa si hanno lievi aggiustamenti e spostamenti di risorse da un comparto all’altro che non tengono conto delle reali necessità dei settori produttivi e degli agricoltori.
Per la Cia è, infatti, indispensabile concentrare le risorse su precise priorità: il miglioramento della qualità delle produzioni e il rafforzamento della capacita di commercializzazione, incentivando la contrattualizzazione.
- 22/11/2022 Confartigianato approva la Manovra ma chiede un nuovo patto con lo Stato
- 06/05/2022 Imprese, effetto Covid: crolla spesa per innovazione
- 20/04/2022 Confindustria, giro di boa per Carlo Bonomi (che studia un prolungamento del mandato)
- 20/04/2022 Confcommercio, è allarme usura. A rischio oltre 273mila imprese