5 maggio 2024
Aggiornato 12:30
Crisi economica

Italiani restano grandi risparmiatori, sì ai piccoli lussi

Ing Direct: il 74% taglia spese superflue ma no a viaggi e moda

MILANO - Anche in questo periodo critico, gli italiani confermano la fama di grandi risparmiatori, con una buona fetta di popolazione che, nonostante la crisi, riesce addirittura a mettere da parte più soldi di prima. E' quanto emerge dall'indagine Ing Direct sul cambiamento nelle abitudini di risparmio e di consumo in seguito alla crisi nei nove Paesi in cui la banca diretta del gruppo olandese è presente. La fotografia sul Belpaese identifica inoltre gli italiani come amanti dei viaggi e della moda, che non rinunciano ai piccoli lussi quotidiani.

IL 29% RISPARMIA PIU' DI PRIMA - Se in Italia il 42% delle persone mette da parte meno soldi rispetto allo scorso anno, ben il 29% riesce a risparmiare più di prima: una percentuale - rileva l'indagine - che si stacca rispetto agli altri Paesi, dove il massimo è raggiunto dal 25% degli statunitensi. Le motivazioni possono ricondursi alla necessità di tutelarsi in caso di emergenza (41%) e di affrontare un futuro che appare incerto (18%), ma è anche la prospettiva di un bel viaggio a spingere gli italiani a mettere qualche moneta nel salvadanaio. Il 51%, infatti, negli ultimi mesi è stato costretto a viaggiare di meno e il 36% ha rinunciato alle ferie per non spendere troppo, ma il 16% dichiara che ora sta risparmiando proprio per potersi concedere una vacanza e un altro 31% pensa che i viaggi siano qualcosa che non si può sacrificare. Numeri lontani da Usa e Francia, per esempio, dove andare al mare o visitare nuove città assorbe rispettivamente i pensieri dell'8% e del 9% degli intervistati. In questi Paesi assume invece maggiore importanza l'idea di un gruzzolo da godere durante la pensione (16% negli Usa e in Canada, 11% in Francia), mentre in Italia questa esigenza è poco sentita (solo il 2% la indica come motivo di risparmio).

MODIFICATE LE ABITUDINI DI CONSUMO - Per racimolare questi risparmi anche in tempo di crisi, la maggior parte delle persone ha dovuto modificare le proprie abitudini di consumo: in Italia il 74% (il dato più alto dei nove Paesi) ha dovuto tagliare le spese superflue. In questo panorama, tuttavia, ci sono piaceri che le persone non hanno saputo o voluto sacrificare. A livello internazionale sono cibo, viaggi e casa. In Italia però vincono la moda, al pari dei viaggi, e i piccoli lussi, ritenuti la cosa più importante dal 37% degli intervistati. Cure termali, manicure, prodotti estetici, ma anche libri o cinema sono coccole che rendono migliore la vita e non possono essere accantonate in nome del risparmio. La spesa per sport e entertainment è intoccabile per circa il 20% degli intervistati italiani. Tra le spese che invece gli italiani hanno scelto di rimandare, ci sono l'acquisto di un'automobile (37%) e della casa (14%) ma anche i lavori di ristrutturazione dell'abitazione (24%).