5 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Aiuti al sistema bancario

La Ue detta le regole per gli aiuti alle banche

Proprietà concorra a spese e si rispetti concorrenza

BRUXELLES - La Ue 'detta' le regole per gli aiuti al sistema bancario. La Commissione europea ha approvato una comunicazione che spiega il suo approccio per la valutazione degli aiuti alla ristrutturazione accordati dagli Stati membri alle le banche. L'approccio si basa su tre principi fondamentali: 1) le banche aiutate devono essere rese capaci di sostenersi nel lungo periodo senza ulteriore sostegno da parte dello Stato; 2) le banche e i loro proprietari devono sostenere un giusto onere dei costi di ristrutturazione e, 3) devono essere prese misure per limitare le distorsioni della concorrenza nel mercato unico.

Le linee guida, in vigore fino al 31 dicembre 2010, spiegano in particolare come la Commissione intende applicare questi principi nel contesto della attuale crisi finanziaria sistemica, al fine di contribuire al ritorno alla redditività del settore bancario europeo.

Il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes ha spiegato che «la crisi finanziaria può non essere finita, ma abbiamo bisogno di iniziare a lavorare seriamente con gli Stati membri per ristrutturare le banche europee. Dobbiamo fare in modo che le banche si sostengano senza gli aiuti di Stato e di ri-dinamizzare la concorrenza nel mercato mercato».

Kroes ha aggiunto che «le linee direttrici adottate oggi saranno uno strumento utile per le banche e gli Stati membri, spiegando i criteri che la Commissione applica agli aiuti alla ristrutturazione per le banche nel periodo attuale. Essa integra le precedenti indicazioni su garanzie statali, la ricapitalizzazione e il trattamento di ridotta attività».

La Commissione ha a che fare con un gran numero di singoli casi di ristrutturazione delle banche, che seguono le misure sugli aiuti per il salvataggio approvate a condizione che un piano di ristrutturazione sia presentato entro sei mesi.

La comunicazione chiarisce che le banche aiutate e la loro proprietà devono assumersi adeguate responsabilità per il loro comportamento passato e contribuire alla ristrutturazione, per quanto possibile con le proprie risorse. Ciò richiede in particolare che lo stato sia correttamente remunerato per l'aiuto che dà. Qualora ciò non sia possibile immediatamente a causa di circostanze di mercato, la ripartizione degli oneri sarà effettuata in una fase successiva.

Infine, la comunicazione analizza le distorsioni della concorrenza derivanti da aiuti di Stato alle banche e presenta misure volte a limitarla.