12 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Solidarietà di Adiconsum agli allevatori italiani

Latte: «No ai formaggi senza latte!»

Paolo Landi, Adiconsum: «No ai formaggi prodotti senza latte e con materie di bassa qualità»

ROMA - In più occasioni l’Adiconsum ha denunciato i limiti dell’etichettatura dei prodotti alimentari, regolata da normative che spesso permettono un’informazione parziale ed ingannevole. E la non trasparenza non è dovuta all’errore, bensì a precisi interessi delle lobby commerciali, a discapito di una scelta informata e libera da parte dei consumatori nonché a danno dei produttori nazionali.

Nella legislazione europea, che ormai regola l’intera materia, la tutela dei consumatori sembra infatti essere passata in secondo piano rispetto agli interessi del commercio, tollerando una mancanza di trasparenza che nel settore lattiero caseario – la voce più importante dell’agroalimentare italiano – si concretizza nella possibilità di importare latte a lunga conservazione, latte in polvere, cagliate, caseina e caseinati che vengono poi destinati alla produzione di formaggi fusi «italiani».

Formaggi prodotti senza latte, con materie prime di bassa qualità, spesso con aggiunte di additivi, come i polifosfati, che in quantità troppo elevate riducono le capacità dell’organismo di assorbire il calcio.

La mancanza di norme che impongano l’indicazione d’origine delle materie prime impiegate in questo tipo di produzioni, in conclusione, favorisce l’inganno del
consumatore e ne sfrutta la buona fede, contribuendo a spacciare per prodotto nazionale ciò che di fatto non lo è.

Per questi motivi l’Adiconsum esprime solidarietà e pieno appoggio alle migliaia di allevatori della Coldiretti che oggi al Brennero sono mobilitati per la difesa di un made in Italy più sicuro e trasparente, pur nel rispetto di una politica agricola che è e deve restare improntata all’incremento e al miglioramento degli scambi tra Paesi europei.