28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Nuova influenza

Astoi: «Disdette viaggi sotto 5%, fisiologico»

Corbella: «Aumentano richieste d'informazioni verso l'Inghilterra»

ROMA - Il popolo dei viaggiatori sembra non temere più di tanto il virus della nuova influenza. Secondo Roberto Corbella, presidente di Astoi, Associazione tour operator italiani, «non si registrano fenomeni significativi» di cancellazione delle prenotazioni. «Un calo c'è - spiega ad Apcom - ma è quasi fisiologico, sotto il 5%. Non registriamo, secondo quanto riscontato attraverso i nostri associati, forti cancellazioni. La tendenza non è difforme da altri periodi dell'anno. Piuttosto - sottolinea Corbella - registriamo un numero elevato di richieste di informazioni, da parte dei diretti interessati oppure dei familiari dei più giovani, soprattutto per gli spostamenti verso l'Inghilterra».

Nel sottolineare come «spesso» sulla stampa le notizie abbiano un carattere «troppo allarmistico, come in questi giorni», Corbella riferisce quelle che sono le domande più frequenti che vengono poste dai viaggiatori. «La prima è 'è vero che la Gran Bretagna sconsiglia di prendere l'aereo? La seconda è 'cosa faccio se mi prendo l'influenza all'estero?'. Non è vero - dice - che si sconsigliano i viaggi in Inghilterra, abbiamo fatto una verifica proprio stamattina con l'ambasciata inglese e ci ha confermato che a nessuno viene sconsigliato di mettersi in viaggio. Quanto alla seconda richiesta, forniamo i numeri verdi a cui chiunque puo' chiamare per ricevere assistenza anche all'estero».

«Il fenomeno della nuova influenza - prosegue il presidente dell'associazione aderente a Confindustria-Federturismo - è una pandemia, colpisce cento Paesi tra cui l'Italia. Pertanto chi viaggia è consapevole di potersi prendere l'influenza prendendo la metro di Roma così come andando in giro all'estero. La gente si sta abituando alle conseguenze della globalizzazione. Non solo, l'Oms dice che non ha senso bloccare i viaggi. Anche perché - conclude il presidente di Astoi - per prevenire gli effetti di un virus influenzale si dovrebbe realizzare un blocco totale dei viaggi in tutto il mondo, cosa che però non avrebbe senso in questo momento».