10 dicembre 2024
Aggiornato 12:00
Moratoria dei crediti

Confagricoltura: agricoltura compresa dalle misure allo studio

Al momento la misura dovrebbe durare un anno e riguardare la rata capitale

ROMA - Il percorso delle misure per favorire la patrimonializzazione di piccole e medie imprese avrà la sua prossima tappa alle dieci della mattina di mercoledì 22 luglio, con la convocazione del tavolo tecnico per dare attuazione all'intesa sulla moratoria dei crediti.

La riunione si svolgerà nella sede romana di Confartigianato. In vista dell’appuntamento l’Abi chiarisce che le misure per dare nuove scadenze ai crediti, su cui si sta lavorando, saranno condivise con tutte le rappresentanze dell'Osservatorio permanente banche-impresa. E’quindi compresa Confagricoltura. Sull’impianto del provvedimento il presidente, Federico Vecchioni, condivide la soddisfazione della collega di Confindustria, Emma Marcegaglia: «La richiesta di inserire le imprese agricole nelle misure per il rilancio dell’economia studiate dal ministro Tremonti fa parte del pacchetto anticrisi che di recente abbiamo presentato al governo – dice Vecchioni – una linea che si conferma appropriata al nuovo valore espresso dal settore agricolo in termini di Pil e di supporto all’occupazione, pur in un momento congiunturale particolarmente difficile».

Sotto il profilo della patrimonializzazione la linea d’intervento, che prevede uno sgravio fiscale del 3% per l’aumento di capitale sociale delle imprese, sino ad un plafond di 500.000 euro, garantisce un beneficio della durata di cinque anni e sarà valido per le operazioni realizzate entro sei mesi dall’entrata in vigore della norma.

Riguardo alla moratoria dei crediti i dettagli saranno elaborati al tavolo tecnico, al momento la misura dovrebbe durare un anno e riguardare la rata capitale, mentre gli interessi continuerebbero ad essere pagati regolarmente. Le banche aderiranno alla moratoria su base volontaria e il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha assicurato che gli istituti di credito faranno la loro parte con lungimiranza per sostenere la ripresa del Paese anche attraverso le piccole e medie imprese italiane.