Confagricoltura: «Riequilibrare filiera produttiva dei salumi»
«Valorizzazione dei prodotti trasformati ottenuti a partire dalla materia prima di origine nazionale»
ROMA - Da un lato un 2008 da dimenticare per la suinicoltura italiana (che prosegue dal 2006 il suo andamento negativo), dall’altro la sostanziale tenuta dei salumifici italiani che hanno aumentato il giro d’affari e l’attivo commerciale.
Le risultanze dell’andamento economico registrato nell’annata scorsa dei salumi rendono ancor più urgente - ad avviso di Confagricoltura - la salvaguardia e la valorizzazione dei prodotti trasformati ottenuti a partire dalla materia prima di origine nazionale.
«Se è pur vero che il mercato sta premiando il saper realizzare ricette uniche, è altrettanto innegabile - commenta Confagricoltura - che è la qualità della materia prima di origine italiana (testimoniata dagli oltre 31 marchi DOP ed IGP) a rendere uniche le ricette della nostra industria. Ma la qualità della materia prima nazionale continua a non essere premiata (in termini di vendite e quotazioni) nonostante gli sforzi produttivi in atto».
«La strada da perseguire - dice Confagricoltura - è quella di intensificare il rapporto collaborativo tra gli attori della filiera per definire puntuali codici comportamentali, così da superare gli squilibri tra valore del prodotto trasformato e materia prima».