Obama: «Dobbiamo gettare basi per un'economia più forte»

WASHINGTON - Gli Stati Uniti supereranno la crisi economica, ma devono anche approfittarne per fare i conti con la debolezza che ha caratterizzato la sua economia negli ultimi decenni per gettare le basi per una crescita più forte. E' questo il messaggio che il Presidente americano Barack Obama invia ai suoi connazionali in un intervento pubblicato oggi dal Washington Post e intitolato 'Ricostruire qualcosa di meglio'.

«Confido che gli Stati Uniti supereranno questa tempesta economica - scrive Obama - ma una volta spazzati via i rottami, la vera domanda riguarderà cosa costruire al suo posto. Anche se rilanceremo l'economia in piena crisi, ritengo che sia nostro dovere ricostruirla meglio di prima. Perchè se non approfitteremo di questo momento per fare i conti con la debolezza che ha afflitto la nostra economia per decenni, noi e i nostri figli ci troveremo ad affrontare nuove crisi, una crescita lenta, o entrambe».

Obama afferma di voler avviare tale cammino fin da subito, respingendo gli appelli di quanti dicono «che dovremmo aspettare per affrontare le sfide più grandi». «E' ora il momento di gettare basi più salde e forti per una crescita che non sia solo in grado di scongiurare nuove tempeste economiche, ma anche di aiutarci a prosperare e a competere sulla scena economica globale - ribatte il Presidente - per gettare queste fondamenta, dobbiamo ridurre i costi del sistema sanitario che ci stanno portando a una posizione debitoria, creare l'occupazione del futuro nei nostri confini nazionali, garantire ai nostri lavoratori le professionalità e la formazione di cui hanno bisogno per competere sul mercato del lavoro, e fare le scelte difficili necessarie per ridurre a lungo termine il nostro deficit».

Il Presidente conclude ricordando che «le prime generazioni di americani non costruirono questo grande paese avendo paura del futuro o rinunciando ai loro sogni». «Questa generazione deve dare prova dello stesso coraggio e della stessa determinazione. Sono certo che ce la faremo».