19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
SICUREZZA ALIMENTARE

«G8»: più agricoltura per sfamare il Pianeta

Appello al governo italiano: sostenere i produttori agricoli e strategie mirate contro le crisi alimentari

ROMA - «Più agricoltura e agricoltori reali protagonisti per un’effettiva sicurezza alimentare». Con queste parole il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi lancia un vibrante appello, contenuto in una lettera, al premier Silvio Berlusconi e ai ministri degli Esteri Franco Frattini e delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, affinché nel «G8» de L’Aquila venga posta attenzione ai problemi del settore agricolo e al suo ruolo centrale per contrastare la fame nel Pianeta.
«Ci auguriamo vivamente -scrive Politi- che durante i lavori del Vertice possa essere concretamente definita una strategia comune per affrontare le future crisi alimentari e individuare le misure per limitare i devastanti impatti delle emergenze mondiali, così come negli auspici del ‘G8’ dei ministri dell’Agricoltura che si è tenuto in provincia di Treviso nello scorso aprile».

«Il tema della sicurezza alimentare, anche alla luce dei recenti dati forniti dalla Fao sull’inasprimento e sulla diffusione della povertà e della malnutrizione nella popolazione mondiale che, purtroppo, coinvolge più di un miliardo di persone, ci spinge -sottolinea il presidente della Cia- all’impegno di promuovere iniziative innovative e concrete per la soluzione del problema».

Per questi motivi, Politi chiede al governo italiano «di sostenere con determinazione e forza la necessità di un coinvolgimento diretto ed attivo degli imprenditori agricoli nel processo di definizione di un nuovo sistema agroalimentare mondiale, che veda gli stessi produttori agricoli al centro delle politiche e delle misure».
Nella lettera, Politi ricorda che la Cia e la Federazione internazionale dei produttori agricoli (Fipa) hanno promosso, in occasione del Vertice agricolo di Treviso, la Conferenza degli agricoltori «G14 » sul tema, appunto «Gli agricoltori alla base del sistema alimentare globale». «Al termine della riunione -sottolinea il presidente della Cia- inviammo al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia una ‘lettera aperta’, nella quale venivano state riportate le istanze degli agricoltori mondiali. Richieste che auspichiamo possano costituire un riferimento concreto per la definizione di una nuova linea di cooperazione».

«Al cuore della soluzione della sicurezza alimentare mondiale -scrive Politi- ci sono gli agricoltori, uomini e donne. Essi sono coloro che coltivano, si occupano degli allevamenti, gestiscono i terreni e salvaguardano le risorse naturali. Non ci può essere, perciò, sicurezza alimentare senza sicurezza degli agricoltori. Le politiche agricole non devono, dunque, più trascurare il ruolo cruciale che gli agricoltori, inclusi sia i piccoli agricoltori sia gli agricoltori commerciali, devono avere nel far sì che la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile divengano realtà. D’altronde, solamente con le idonee risorse i giovani agricoltori verranno incoraggiati ad esercitare una professione in agricoltura».

Il presidente della Cia sottolinea, inoltre, che «più risorse sono necessarie per rafforzare la capacità degli agricoltori di essere organizzati e competitivi e di cooperare a livello internazionale nella gestione dei mercati».
«Gli agricoltori dei paesi industrializzati -scrive Politi- stanno aiutando le organizzazioni agricole dei loro colleghi nei Paesi in via di sviluppo a costruirne la capacità attraverso ‘AgriCord’, con il Programma ‘Farmers’ Fighting Poverty’. Tuttavia, più risorse per lo sviluppo devono essere indirizzate verso queste significative iniziative».
«Al fine di tradurre le buone intenzioni in un impatto reale e concreto, i governi -afferma il presidente della Cia- devono lavorare con le organizzazioni agricole e devono realizzare obiettivi mirati. C‘è bisogno di un radicale mutamento di pensiero, affinché l’agricoltore venga posto al centro dei sistemi agricoli sostenibili. Sono necessarie politiche che possano creare occupazione, proteggere gli eco-sistemi, fornire alimenti salubri e nutrienti a prezzi equi per i consumatori e permettere agli agricoltori di ottenere una giusta remunerazione per il proprio lavoro».

«Per questo -scrive ancora Politi- ci appelliamo al Vertice del ‘G8’ affinché gli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo vengano sostenuti e posti al centro delle politiche di crescita e vengano valorizzati con apporti concreti i programmi che pongono concretamente le basi per il rafforzamento della loro capacità produttiva».
Con tale spirito, il presidente della Cia sottopone al governo italiano «la validità e l’efficacia del sistema di cooperazione lanciata dal Programma «Agricoltori in lotta contro la povertà» di ‘AgriCord’, rete delle AgriAgenzie internazionali, al quale aderisce anche la nostra Confederazione, che ha come obiettivo il rafforzamento della capacità produttiva ed organizzativa degli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo e delle loro organizzazioni agricole. L’obiettivo del Programma è molto concreto: sostenere lo sviluppo dei sistemi agricoli locali attraverso il rafforzamento delle organizzazioni agricole locali ed il coinvolgimento diretto degli agricoltori dei Paesi avanzati».

«Tale Programma -ricorda Politi- verrà presentato dal governo olandese all'incontro del ‘G8’ de L'Aquila come uno dei programmi principali della cooperazione allo sviluppo in materia di agricoltura e sicurezza alimentare. Anche il governo spagnolo ha espresso con favore il sostegno al Programma di ‘AgriCord’, come via innovativa di cooperare nel campo dello sviluppo agricolo.
Da qui il rinnovato invito del presidente della Cia affinché il nostro governo s’impegni concretamente affinché queste importanti problematiche «possano trovare piena accoglienza» e l’auspicio che «l’interesse per l’agricoltura possa dar vita a concreti programmi di sviluppo».