20 aprile 2024
Aggiornato 15:00
CARBURANTI

Benzina: appello di Adiconsum al Governo e al Garante scioperi

Paolo Landi, Adiconsum: «Inaccettabile il peso delle royalty che il consumatore paga sulla benzina o sul caffè acquistato in autostrada»

ROMA - I consumatori hanno già richiesto, in un incontro con il sottosegretario Saglia, misure per evitare il ripetersi di speculazioni sui prezzi delle benzine, ma ad oggi nessun provvedimento è stato preso.

Due, in particolare, le misure da adottare per evitare comportamenti speculativi:
• l’assunzione da parte delle compagnie petrolifere di norme trasparenti sull’adeguamento delle variazioni del prezzo alla pompa rispetto al prezzo del petrolio, sia quando il prezzo di quest’ultimo sale sia quando scende;
• l’assunzione delle variazioni periodiche del prezzo dei carburanti, così come già avviene per l’elettricità e il gas, e non più giornaliere (per attenuarne l’impatto sull’inflazione).

In merito allo sciopero dei benzinai, motivato dal non rispetto degli impegni assunti dal Governo, Adiconsum denuncia lo scandalo delle royalty che i consumatori pagano sulla benzina e sugli acquisti negli autogrill.

È assurdo che il gestore abbia un compenso di 4 cent/litro e sullo stesso litro la società autostrade possa beneficiare di royalty fino a 20 cent.
È assurdo, perché le autostrade sono un servizio pubblico gestito in concessione dalle società autostrade. Basterebbe ridurre quindi il peso di queste royalty per rispondere positivamente alle richieste dei gestori.

Adiconsum rivolge anche un appello al Garante degli scioperi, Antonio Martone, perché nei giorni di sciopero proclamati dai gestori venga garantito il servizio minimo, così come previsto dalla legge e perché il non rispetto degli impegni assunti dal Governo non ricada tutto sui consumatori.