18 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Crisi economica

Fini: «Sbagliato tamponare con interventi massicci Stato»

«La sfida è globale: produrre ricchezza e diminuire disuguaglianza»

NAVACERRADA - «E' sbagliato tamponare la crisi tornando a forme di economia sostenute in modo massiccio dallo Stato». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, inaugurando il campus annuale organizzato dalla fondazione dell'ex premier spagnolo Aznar a Nacerrada, città a 70 chilometri da Madrid.

«Un ritorno allo statalismo - ha detto Fini - è in rotta di collisione con quello che occorre fare. Le misure tampone vanno bene ma solo se hanno un respiro corto evitando che l'intervento pubblico duri più della crisi. E' sbagliato pensare a politiche di tipo neo-protezionistico. Non si risponde alla crisi tornando all'indebitamento pubblico».

Secondo Fini, «contro la eccessiva finanziarizzazione dell'economia» che a suo parere ha generato la crisi, adesso «occorre produrre più ricchezza reale, ridurre le disuguaglianze tra i popoli, inaugurando una stagione di grande cooperazione e aumentare gli spazi di libertà». Secondo il presidente della Camera si tratta di «una grande sfida culturale» che deve avere «una stella polare, cioè il rispetto per la dignità della persona». Quindi «accanto a nuove regole serve porre l'accento sulla persona».

Politiche globali di questo tipo che «cerchino di avvicinare il nord al sud del mondo» diventano tanto più decisive nel quadro «della nuova sfida della immigrazione biblica cui stiamo assistendo. Se vogliamo guidare un processo così grande - ha rilevato Fini - non possiamo non avere una strategia globale». Strategia che secondo Fini deve poggiare su tre pilastri: produzione di ricchezza reale, riduzione di disuguaglianza e diffusione di libertà.