Confagricoltura preoccupata per il calo del 30% delle esportazioni dei prodotti freschi
E’ andata un po’ meglio per i prodotti agroalimentari trasformati, per i quali la diminuzione è “solo” del 5%
ROMa - Nel mese di maggio 2009, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’export di prodotti agricoli freschi con i paesi extra Ue ha registrato una rilevante diminuzione (-29,9%). Lo sottolinea Confagricoltura, analizzando i dati del commercio estero extra Ue diffusi oggi dall’Istat, da cui emerge come il calo nel mese di maggio sia ancor più rilevante di quello del periodo gennaio-maggio 2009 (sull’analogo periodo del 2008), in cui l’export è sceso del 17,5%.
«Una frenata del 30% non può che preoccupare e far temere per la tenuta del sistema» - commenta Confagricoltura.
E’ andata un po’ meglio per i prodotti agroalimentari trasformati, per i quali la diminuzione è «solo» del 5% a maggio 2009 su maggio 2008 e dell’8,5% nei primi cinque mesi dell’anno, rispetto all’analogo periodo del 2008.
Confagricoltura evidenzia anche che il saldo dei prodotti agricoli allo stato naturale è fortemente negativo (-1522 milioni di euro) nei cinque mesi, mentre quello per i trasformati è in attivo, risentendo anche della diminuzione dell’import (+474 milioni di euro).
La situazione delle aziende agricole, soprattutto per quelle più competitive e che fanno da traino del made in Italy, resta difficile, preoccupante e richiede, come segnalato nel recente documento anti-crisi di Confagricoltura, interventi immediati anche di carattere finanziario.
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