19 aprile 2024
Aggiornato 12:30

Federconsumatori: fuori da ogni logica i “risparmi” annunciati da Confindustria

«Questa mistificazione della realtà non fa altro che danneggiare il paese»

ROMA - È intollerabile la mistificazione della realtà messa in atto dalla Confindustria, che ha diffuso dati fuori da ogni logica.
Affermare, infatti, che le famiglie italiane, nel 2009, risparmieranno oltre 3.000 Euro significa illudere e creare false aspettative nella cittadinanza, facendole credere che, nei prossimi mesi, tutto volgerà per il meglio.

Rendere pubblici errori clamorosi di questo genere, non solo è dannoso ai fini «psicologici», ma produce conseguenze assai concrete. Continuare ad annunciare risparmi e ripresa, sicuramente, fornisce un aiuto al Governo nella sua volontà di non mettere in campo nessuna manovra a sostegno delle famiglie a reddito fisso, quelle più duramente colpite dalla crisi e dai vertiginosi rincari avvenuti nel corso del 2008.

«Non ci importa se passeremo, ancora una volta, per catastrofisti, come più volte ci hanno definito, ma non ci stancheremo di dire la verità al Paese.
Purtroppo, non avrà luogo alcun risparmio. Semmai si verificherà un riallineamento della spesa delle famiglie su valori normali, dopo i forti rincari verificatisi nello scorso anno per costi energetici, con il costo del petrolio a 147 Dollari al barile e per i mutui, con il tasso di sconto oltre il 4%.» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.

Un discorso particolare, in questo senso, va dedicato ai mutui. Non si può sostenere, infatti, che, grazie alla diminuzione del Tasso di Sconto, vi saranno benefici per la totalità delle famiglie. A quanto ci risulta, le famiglie interessate da tale «risarcimento», cioè quelle che avevano contratto mutui a tasso variabile e che negli scorsi anni hanno visto crescere a livelli esponenziali l’importo delle proprie rate, sono circa 3 milioni e 200 mila, mentre le famiglie italiane, stando ai dati Istat, sono 24 milioni. Come si può affermare che la totalità degli italiani beneficerà di un fatto che tocca appena il 13% delle famiglie?

Ma, anche accettando l’impostazione «di comodo» presa in considerazione dal Centro Studi di Confindustria, l’importo che le famiglie avranno indietro per tali fattori è di circa 700 Euro, cifra ben lontana da quella dichiarata da Confindustria, destinata, tra l’altro, a diminuire per gli effetti della crisi, se il Governo non si deciderà ad avviare indispensabili manovre per rilanciare la domanda di mercato, a partire da una defiscalizzazione del reddito fisso.