16 settembre 2024
Aggiornato 15:00
Crisi economica

Marcegaglia: «Peggio è passato, da Milano partirà ripresa»

Scajola: «Avanti con riforme». Meomartini: «Servono regole e coesione»

MILANO - Il peggio della crisi è ormai alle spalle ma occorre tenere alta la guardia perchè sul futuro del Paese pesano ancora molte incognite e il percorso verso la crescita è ancora lungo. Il tema della crisi si è reso protagonista anche della giornata dell'assemblea di Assolombarda, dedicata all'insediamento ufficiale del nuovo presidente Alberto Meomartini. Perchè solo da Milano, è stata la convinzione unanime di istituzioni e imprenditori presenti in assemblea oggi, può partire la ripresa dell'intero Paese.

«Anche se oggi possiamo dire che il peggio è alle spalle e possiamo vedere qualche piccolo segnale di miglioramento - ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - non bisogna abbassare la guardia perchè la situazione è difficile e per le nostre imprese c'è un rischio di asfissia vero e concreto». «Il percorso di crescita è ancora lungo e doloroso - ha proseguito - e rischiamo nei prossimi mesi di perdere un pezzo del nostro tessuto produttivo».

Sul tema della crisi le ha fatto eco il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, il quale ha detto: «I mesi passati sono stati difficili e impegnativi per noi tutti e, sebbene il peggio sembri ora alle nostre spalle, lo scenario economico che abbiamo davanti è ancora gravido di incognite». Scajola ha difeso l'operato del governo fino a oggi («Non c'è mai stata nessuna ricreazione«) e ha assicurato che ora si proseguirà con le riforme e ci si impegnerà sul fronte delle liberalizzazioni, con particolare attenzione al settore dei servizi pubblici locali.

Al coro di voci istituzionali si è unito anche il neo presidente Meomartini. «Non sappiamo quando usciremo da questa crisi - ha detto nel suo discorso di insediamento - ma sappiamo come stiamo lavorando per fare la nostra parte e possiamo intuire che dalla crisi usciremo diversi, con una maggiore consapevolezza dell'importanza delle regole, una coesione più forte tra gli attori dello sviluppo e un rapporto diverso tra finanza ed economia produttiva». Regole e coesione che il presidente di Snam Rete Gas ha sviluppato lungamente nel corso della sua relazione. «Senza regole - ha detto - non vi è competizione né sviluppo», dopo aver esordito con un appello al «tenersi insieme». «Questa fiducia di ognuno negli altri, questo intendere le proprie responsabilità come parte di responsabilità collettive sono la strada per poter crescere».

La ripresa, ne è convinta Emma Marcegaglia, «partirà da Milano, non c'è dubbio perché anche in passato la città ha anticipato il trend del Paese». E all'ombra della Madonnina i segnali della ripresa i segnali fanno capolino. «Il clima di fiducia rilevato per l'area milanese per il quinto mese consecutivo nel manifatturiero - ha sottolineato Meomartini - è un ulteriore sostegno all'ipotesi di una possibile stabilizzazione del ciclo italiano». Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro Scajola che ha ritenuto Milano «il luogo più appropriato per discutere di soluzioni e strategie per uscire dalla crisi in quanto capitale morale d'Italia, il centro nevralgico della nostra economia e, sempre di più, laboratorio di progettazione del futuro del paese».