6 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Consumi alimentari

Triplicano consumi verdure pronto uso

E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il boom per le vaschette pronte di verdura (+11,6 per cento)

ROMA - I consumi di verdure pronte per l’uso sono triplicati negli ultimi dieci anni perché rispondono all’esigenza di risparmiare tempo senza rinunciare al consumo di cibi genuini indispensabili per mantenere la salute e la forma fisica. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il boom per le vaschette pronte di verdura (+11,6 per cento) nel primo trimestre dell’anno rilevato da Federalimentare. Le verdure pronte per l'uso sono acquistate da un italiano su due per una spesa complessiva che ha raggiunto - sottolinea la Coldiretti - i 700 milioni di euro all’anno ed una quantità complessiva di oltre 90 milioni di chili .

Con un chilo e mezzo per persona di verdure già pronte acquistate all'anno, si tratta del comparto più dinamico dell'agroalimentare tradizionale favorito - sostiene la Coldiretti - dal bisogno crescente dei cittadini di risparmiare tempo in cucina a favore del lavoro, della famiglia ma anche dello svago.

I prodotti più acquistati sono le insalate, le carote e i pomodorini da utilizzare in casa o fuori, ma cominciano anche a diffondersi - precisa la Coldiretti - le vaschette di frutta già tagliata e sbucciata pronta senza doversi «sporcare le mani» e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo. A favorirne la diffusione sono stati negli ultimi anni anche i distributori automatici che sempre più spesso sono in grado di offrire prodotti freschi come la frutta e verdura

L'aumento nel consumo di piatti pronti riflette i cambiamenti in atto nella struttura delle famiglie italiane e nelle abitudini di consumo rispetto al passato come il maggior numero di coppie lavoratrici. Tra i principali consumatori di piatti pronti ci sono i sei milioni di single presenti in Italia che sono - conclude la Coldiretti - un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago.