Sempre peggio l’Economia in Europa ed in Italia
Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario Confederale UIL
ROMA - Le preoccupazioni riguardanti l’andamento della situazione economica, in continuo peggioramento, sono confermate dalle recenti stime Eurostat – dichiara Antonio Foccillo - che vedono un crollo del Pil dei Paesi della zona euro. Secondo Eurostat, nel primo trimestre 2009 si è avuta una diminuzione del 4,8% su base annua, mentre la diminuzione per il complesso dell'Unione Europea è stata del 4,5%.
La radice dei problemi per Eurolandia risiede, quindi, nelle politiche per la crescita, che sono quelle su cui si dovrebbe rapidamente puntare per rilanciare l’economia in condizioni di stabilità monetaria soprattutto passando da una logica essenzialmente di controllo dell’inflazione ad una di espansione produttiva guidata da un vero governo eletto dai cittadini.
Inoltre per il nostro Paese il calo è del 5,9% del Pil in ragione d’anno e del 2,4% nei primi tre mesi dell’anno rispetto al primo trimestre 2008. La pesantezza dei dati è confermata dall’ulteriore riduzione dei consumi familiari (-0,5%) e degli investimenti (-4,2) che - sostiene Foccillo - sono entrambi sintomi di scarsa liquidità e di criticità del sistema produttivo.
È evidente che in questa situazione, non si può più fare a meno di riforme strutturali e di politiche attive per il mercato del lavoro. Non basta - conclude Foccillo - stornare poste di bilancio per realizzare misure anticrisi, serve piuttosto razionalizzare le spese e ridisegnare il sistema degli ammortizzatori sociali eliminando ogni difformità fra chi usufruisce delle tutele e soprattutto bisogna favorire, anche con politiche fiscali adatte, sia la ripresa degli investimenti produttivi e sia i consumi rafforzando il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni.
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