20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
«Green Paper»

Confagricoltura soddisfatta per l’indicazione in etichetta del luogo di origine del prodotto

Razionalizzare le denominazioni d’origine? «Si’ ma valorizzando sempre l’alta qualità»

ROMA - Confagricoltura valuta positivamente i contenuti della comunicazione della Commissione sul «green paper», che ha l’obiettivo di ottimizzare l’efficacia dei sistemi di commercializzazione e di qualità dei prodotti agricoli.

Uno dei punti cardine del documento - ha commentato il presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni - è la raccomandazione rivolta agli Stati membri di prevedere nell’etichettatura l’identificazione del luogo in cui è stato ottenuto il prodotto agricolo: «E’ un passo avanti determinante per migliorare la comunicazione sulla qualità dei prodotti agricoli e rinsaldare il collegamento tra agricoltori e consumatori».

«Le proposte - ha sottolineato Federico Vecchioni - vanno nella direzione di dare maggiore evidenza al lavoro degli agricoltori europei che rispettano alcuni dei requisiti di produzione più rigorosi del mondo per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, il benessere degli animali nonché, l’uso di antiparassitari e di medicinali veterinari».

Altro aspetto di rilievo sollevato dal documento europeo è la necessità di rendere l’etichetta maggiormente usufruibile da parte dei consumatori, dando maggiore coerenza e semplicità ai diversi sistemi europei di etichettatura e di certificazione. «Tali obiettivi non sono solo esigenze dei consumatori - ha detto il presidente di Confagricoltura - ma anche degli agricoltori, che spesso devono confrontarsi con sistemi di certificazione numerosi, complessi, diversi tra i vari Stati membri e spesso costosi».

Per tale motivo Confagricoltura guarda con attenzione alla proposta di istituire un unico registro per tutte le indicazioni geografiche (per i vini, le bevande alcoliche e i prodotti agricoli e alimentari): «E’ auspicabile la razionalizzazione ma si deve comunque preservare la specificità di ciascun regime, garantendo nel tempo i maggiori standard qualitativi».

La comunicazione della Commissione dovrà essere ora trasposta in atti legislativi che Confagricoltura auspica, possano essere rapidamente adottati dalle Istituzioni Europee.