19 aprile 2024
Aggiornato 02:30
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Banche: UE propone riforma vigilanza entro 2010

A Trichet presidenza consiglio su rischi sistemici

BRUXELLES - La Commissione europea ha affidato alla Banca centrale europea il compito di vigilare sui rischi sistemici nell'economia europea. Nel presentare la sua proposta sulla riforma dell'architettura della supervisione finanziaria, l'esecutivo comunitario ha ripreso le proposte fatte a febbraio dal gruppo di alto livello guidato da Jacques de Larosière, ma ha promesso di attuarle entro il 2010, e non nel 2012 come suggerito dalle raccomandazioni dell'ex direttore del Fmi. Il testo presentato non reca traccia del tentativo, presente nelle bozze precedenti e probabilmente dovuto alle pressioni di Londra, di annacquare il ruolo della Bce rispetto a quanto proposto da Larosière. Per il commissario per gli Affari economici Joaquin Almunia è «logico» che il Consiglio europeo sui rischi sistemici sia presieduto dal governatore della Bce Jean-Claude Trichet.

Nella versione circolata nelle settimane passate, quasi del tutto identica a quella definitiva e anticipata da Apcom il 19 maggio, si parlava della possibilità che alla guida dell'organismo fosse messo un banchiere centrale dei Ventisette, aprendo la strada alla presidenza di un paese non membro della zona euro. Per venire incontro alle esigenze della Gran Bretagna e dei paesi dell'allargamento, la vicepresidenza spetterà ad un paese non di Eurolandia. Il governo inglese, attraverso un portavoce, ha dichiarato che le proposte di Bruxelles sono «un punto di partenza per ulteriori discussioni», osservando come «Gli eventi degli ultimi 18 mesi hanno rafforzato la necessità di una cooperazione maggiore sulla regolazione sia a livello internazionale che all'interno dell'Ue, per garantire che i problemi possano essere gestiti in modo efficiente quando emergono».

L'obiettivo di Bruxelles è quello di sviluppare una «cultura comune della supervisione» in Europa attraverso due pilastri. Il primo è lo European Systemic Risk Council, Esrc, «un nuovo organismo indipendente, responsabile della salvaguardia della stabilità finanziaria» attraverso la raccolta e l'analisi di tutte le informazioni rilevanti, che, se necessario, possono trasformarsi in «allarmi sul rischio» o in «raccomandazioni» che possono essere sia di natura generale, sia rivolti ad un paese in particolare. Queste indicazioni, che non sono legalmente vincolanti e che verranno trasmesse attraverso l'Ecofin o le Autorità europee di supervisione, dovranno essere rispettate, oppure il loro mancato rispetto dovrà essere motivato. L'Esrc dovrà riferire al Consiglio e al Parlamento europeo almeno 2 volte all'anno, «oppure di più nei casi di problemi finanziari diffusi, anche se occorre sottolineare che l'Esrc non avrà nessuna responsabilità diretta nella gestione della crisi».

Sul fronte della vigilanza dei singoli gruppi, la Commissione propone la creazione di autorità europee di supervisione per «salvaguardare la solidità finanziaria a livello delle singole società e proteggere i consumatori di servizi finanziari». Lo European System of Financial Supervision dovrebbe diventare «una rete europea operativa con responsabilità condivise e in grado di rafforzarsi tra di loro», sostituendo i tre Comitati dei supervisori esistenti con 3 nuove Autorità di supervisione europea, ossia una Autorità bancaria europea, Eba, una Autorità sulle assicurazioni e sulle pensioni, Eiopa, e una European Security Authority, Esa, che avranno ciascuna una personalità legale e che si faranno carico di tutte le missioni degli attuali Comitati dei Supervisori, «ma in aggiunta avranno maggiori responsabilità, poteri legali definiti e una maggiore autorità».

L'obiettivo sarà la creazione di regole armonizzate e il miglioramento della supervisione transfrontaliera. «Il punto focale della supervisione quotidiana rimarrà a livello nazionale». Invece per le istituzioni transfrontaliere, questi nuovi collegi dei supervisori saranno «l'architrave del sistema di supervisione e dovranno avere un ruolo importante nell'assicurare un flusso di informazioni bilanciato tra le autorità nazionali». La Commissione propone che le Autorità di supervisione europea possano avere la responsabilità su alcune entità pan-europee, come le agenzie di rating o le camere di compensazione centrali con «poteri come quello di indagine, di sopralluogo e di decisioni di supervisione». Inoltre potrebbero essere coinvolte «nella valutazione prudenziale delle fusioni e delle acquisizioni europee nel settore finanziario».

Il Sistema europeo dei supervisori finanziari sarà composto da uno 'Steering Committee', con i rappresentanti delle tre autorità di supervisione europea e la Commissione Ue. Le tre Autorità, a loro volta, avranno un consiglio composto da un presidente e dai presidenti delle autorità di supervisione nazionali. Tra gli osservatori ci sarà un rappresentante della Commissione, un rappresentante della Esrc, un rappresentante delle autorità di ciascun paese e i rappresentanti della Commissione. Le proposte saranno ora sottoposte al parere dei Capi di Stato e di Governo al Consiglio europeo del 18 e 19 giugno, in modo da poter essere poi elaborate nel dettaglio perchè possano entrare in vigore entro il 2010.