Consob: «Imprese a rischio Opa ostili, servono regole certe»
Cardia al Sole 24 Ore: «Monitorare attentamente fondi sovrani»
ROMA - Con la crisi finanziaria le imprese italiane sono a rischio di scalate ostili, soprattutto da parte dei fondi sovrani. Occorre, quindi, prendere atto del fatto che il mondo è cambiato e mettere a punto un pacchetto di misure straordinarie anti-scalate. E' quanto scrive il presidente della Consob, Lamberto Cardia, sul Sole 24 Ore. Secondo Cardia, mantenendo fermi i valori fondamentali del Testo unico della finanza, occorre pensare a un sistema di regole certe, chiare e applicate allo stesso modo da tutti.
FONDI SOVRANI - «Oggi più che mai le debolezze strutturali che caratterizzano il sistema del governo societario nel nostro paese - scrive Cardia - possono esporre diverse imprese italiane, anche di rilievo, al rischio di scalate ostili da parte di soggetti istituzionali. Penso al fenomeno dei fondi sovrani che, a mio parere, va monitorato con attenzione. Con le loro scorte di liquidità, i fondi sovrani possono svolgere una funzione di stabilizzazione in fasi in cui la liquidità scarseggia. Ma - avverte Cardia - il loro intervento può assumere forme diverse, amichevoli o anche ostili e aggressive.
PACCHETTO ANTI-SCALATE - E' necessario, quindi, secondo il presidente della Consob, mettere a punto un pacchetto anti-scalate, mantenendo il Testo unico della finanza come «un saldo punto di riferimento». «Non si può - scrive Cardia - non tenere conto del fatto che il mondo è cambiato. Dobbiamo prenderne atto. Affrontare il mondo di oggi andando a frugare nella cassetta degli attrezzi di ieri potrebbe rivelarsi penalizzante per chi non sa adeguarsi ai segni del proprio tempo».
Quindi, chiarisce, «fermo restando i valori fondamentali del Tuf come stella polare, una correzione di rotta, almeno temporanea, può dare utili risultati. Regole certe, chiare e da tutti in ugual modo applicate costituiscono il presupposto di un mercato effettivamente libero».
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